Record number 5906
Bibliographic level | Constituent unit |
Document type | Handwritten music |
Date | Uncertain date, |
Composer | Vinci, Leonardo (1690c-1730) |
Dubious author | Leo, Leonardo Ortensio Salvatore : di (1694-1744) |
Title | Cantata à voce sola con violini / del Sig.r Leonardo Vinci | Musical presentation | Full score |
Publication | [Napoli : copia, 1711-1740] |
Physical description | 1 partitura (cc. 160-173). Watermark: not registered. |
Notes | Il nome di Leo sul frontespizio è stato depennato e corretto con quello di Vinci; sulle carte della cantata è riportata l’antica cartulazione 43-56. |
Uniform title | Dite vedeste forse una donzella. Cantata |
Medium of performance | 1V,3str: S,2vl,bc |
Bibliographic repertories | Gialdroni 1990 SBN: MSM0086341 ![]() |
Bibliography | |
Analytical description | 1.1: (Recitativo, c) Dite vedeste forse una donzella 2.1: Andantino gustoso (Aria, si bem. maggiore, c) Per la selva afflitto e solo 3.1: Allegro (Recitativo, c) Ma voi non rispondete 4.1: Allegro (Aria, fa maggiore, c) Benché irato freme il mar |
Is part of | Composizioni vocali da camera (record n. 5338) |
Poetical text transcription | Dite, vedeste forse una donzella Ch’avea il crine d’oro, Di rose e gigli le due gote asperse, Di maestra natura alto lavoro? In questo bosco Amoroso vicino al chiaro fonte Il bel volto amoroso, La maestosa fronte Più non riveggo, e il leggiadro occhio nero Che del mio cuore ha l’assoluto impero. Per la selva afflitto e solo Ricercando la compagna Vò qual mesto usignolo Che col canto poi si lagna Se il suo bene non trovò. Chi di voi che qui l’agnelle Per l’erbette pascolate Amorose pastorelle A me dite per pietate Ove Nice il piè portò. Ma voi non rispondete Ahi che di tigre avete, O di leon feroce in petto il core Se a pietà non vi move il mio dolore Già del vostro tacer chiaro dovria Comprendere pur troppo Che della fuga la cagione io sia. Ella oh bella vi disse Di occultarmi i suoi passi onde tacete Ma fugga pur l’ingrata e sia crudele L’orme di lei io seguirò fedele. Benché irato freme il mar, Benché il vento inalzi l’onda Più lontano dalla sponda Volge il legno il buon nocchier. Così allor che la mia bella Da me fugge e m’abbandona Disprezzando ogni procella Più la siegue il mio pensier. | ![]() | Web resources | Internet Culturale. Digitalizzazione integrale | Country | Italy | Language | Italian |
Shelfmark | I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella" Cantate 304 (=34.5.23)(25) |
Record by Giulia Giovani