Scheda n. 4584

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Cantata

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Pubblicazione

[Napoli : copia, 1710-1740]

Descrizione fisica

C. 41v-47

Filigrana

Non rilevata

Note

In testa scrittura abrasa e resa illeggibile.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Hanley 1963: n. 565, p. 285

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, La vezzosa Celinda innocente
%C-1@c ''8EFD6DE4xCC/''8xCEC6'BA8xGEB''xC/
2.1: Adagio assai(aria, mi minore, c3/8)
S, Tutto disciolto in lagrime
%C-1$xF@c3/8 =7/''8.E6D8E/''{6C'B}{6'AG}{FE}/'6.D3E8F8-/
3.1: (recitativo, c)
S, Sovente in me risolvo
4.1: Andante moderato(aria, la minore, c/)
S, Ma per doppio e rio tormento

Trascrizione del testo poetico

La vezzosa Celinda
È innocente cagion d’ogni mia pena.
Ella non sa ch’io l’amo
E che timido amante
Palesarle non oso
Che fido ognor l’adoro
Che mi struggo in sospiri e per lei moro.

Tutto disciolto in lagrime
Esce da questi lumi
Il povero mio cor.

E chi mi fa sì piangere
Non sa ch’io mi consumi
In così rio dolor.

Sovente in me risolvo
Di dirle: Anima mia tu sei l’oggetto
D’ogni pensiero mio, d’ogni mio affetto.
Ma quando son d’appresso
Al bell’idolo mio,
Mi lega amor la lingua ond’è che solo
Lascio che i sguardi miei
Il mio grave penar spieghino a lei.

Ma per doppio e rio tormento
Il bell’idolo che adoro
I miei sguardi non intende
Né conosce il mio penar.

E intatto in petto io sento
Che più cresce il mio martoro
Che il mio foco più s’accende
E più acerbo è il sospirar.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Mc - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
fondo Noseda
collocazione G.78.9

Scheda a cura di Licia Sirch
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