Scheda n. 2153

[Narratore]
Quando anelante il Cielo
Avido e sospiroso
Del volto di Maria
Amor decori e cor dell’alma mia
Di quel sole terreno
Che nel candido seno
Accolse un Dio amante
Invidia del Ciel spirante
Trattò rapirla al mondo
Trattò trarla alle sfere
A sì nobil rapina
Di celeste Reina
Sconsolata la terra
Accolse in questi accenti
In groppo di sospir questi lamenti:

[Terra]
Cielo rapido ch’aggiri
Col tuo moto le mie pene
Le delitie Nazarene
Perché rubbi a’ miei desiri?

[Terra]
Fiumi gelidi mari altissimi
Monti inospiti inaccessibili
Scogli perfidi precipititii
Rupi concave colli placidi
Di mie viscere parti legitimi
Voi vegetabili
Date gemiti inconsolabili.

[Terra]
L’alma di tutto il bello
La bellezza del Mondo
Ahi tutte in un baleno
Spariste dal mio seno
Fugge tutto il ben mio
A Dio contento gioia riso a Dio.

[Cielo]
Perché sospiri o terra?
Perché mi muovi guerra?
Eccomi il Cielo io sono
A te mi chiama del tuo pianto il suono
Deh rendi il Cielo al Cielo
Non è per tua confina
Quell’anima divina
Si deve a me quel viso
Che porta in fronte intiero un Paradiso
Non più non più cordoglio
Tu le croci gli desti io appresso il soglio.

[Cielo]
Tutte le stelle
Lucide e belle
La gentil mole
Dell’aureo sole
Le vie di latte
Tremole intatte
L’argentea luna
Di notte bruna
Tutti i raggiri
De’ miei zaffiri
Chiedon con lingua d’oro
Prestate al basso mondo il lor tesoro.

[Cielo]
Ahi perdita dolente
O acquisto innocente
Per goder quel sembiante
Ogni secolo sembra un mezo instante [sic]
Privo di quel sembiante
mille secoli conto in un istante.

[Cielo, Terra]
Quanti soli gira il ciglio
Quante stelle sparge il crine
O bellezze alte e divine
Degna madre a sì gran figlio.

Alma d’oro alma di luce
Tutta nettare e dolcezza
Un empireo di bellezza
Dal tuo seno a me traluce.

Già mi ravveggo o Cielo
Già mi rendo al dovere
D’una madre d’un Dio
Non è teatro degno il seno mio.

[Terra]
Vol’al Ciel ridente e bello
Vago corpo tutt’ardore
Al tuo Regio splendore
Di me stessa fo’ scabello
Vol’al Ciel ridente e bello.

[Cielo]
Vieni diletta
Figlia del Padre
[Cielo]
Tra salmi e cantici
Tra mille giubili
Di cori angelici
Tra flauti e cetere
D’un Paradiso
Su carro volante
Di gloria festante.

[Cielo]
Vieni in Ciel lascia l’esiglio
Ogni sfera a te s’inchina
Legiadrissima Reina
Appoggiata al caro figlio.

[Terra, Cielo]
Tutto il mar s’è messo in festa
L’aria sparge un fior di riso
Il baleno del bel viso
Nuove stelle in cielo innesta.

Oh che Aurora in sì bel giorno
Purpurina e vezzosetta
Batte l’ali il corso affretta
Per godere quel viso adorno.

Cantate sonate
Sonate cantate
Sù stirpe d’argento
Danzate sfiatate
In musici accenti
Spirti nobili
Cori armonici
Date rose e gelsomini
Perle candide e Rubini
Accoppiate in festa e gioco
Man di neve e stral di foco.

Ecco l’alba divina
Spargendo eterne rose infiora l’alme
Acciò godano in ciel trionfi e palme.
Ogni cor giubili
L’alme gioischino
Con lieti giubili
L’aria ferischino
Se le sue sacre rose
Ch’oggi le porge con materno zelo
Danno in terra valor e gloria al Cielo.

Tanto poco rispetto
In presenza d’un Dio vil peccatore
Egli ti mira eppur commetti errore
Pensa pensa che fai
Che forse fremerai
Se quando corri al fallo enorme e rio
Fra te stesso dirai mi vede Dio.

Ecco l’Alba divina
Spargendo eterne rose infiora l’alme
Acciò godano in ciel trionfi e palme.

Ecco l’Alba guerriera
Che sol di rose armato il bel sembiante
Dell’Abisso infernal va trionfante.

Ogni cor giubili
L’alme gioischino
Con lieti giubili
L’aria ferischino.

Le Rose prendano
L’Alme lodandola
I cor s’accendano
Sempre adorandola.

Se le sue sacre rose
Ch’oggi le porge con materno zelo
Danno in terra valor e gloria al Cielo.

Se le sue sacre rose
Ch’oggi le porge con materno affetto
Dan vittorie qua giù e al Ciel diletto.