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Poetical text transcription
Il tuo sonno è mio letargo;
Io ti cerco in quest’errore,
Ma vi perdo e gl’occhi e ‘l core,
Cieco son, perché son Argo.
Penne son d’alati strali
Quelle piume in cui tu posi,
Quindi avvien, che tra i riposi
Vibri ancor piaghe mortali.
Son di te le larve informi
Ire ultrici e frodi accorte,
Onde machini la morte
Più fallace allor, che dormi.
Tua palpebra è vil riparo
A frenar pupilla ardente,
Che qual fulmine possente
Spezza ancor petto d’acciaro.
Crudeltà che sempre offende
Benché in te sopita or giace
Pur qual furia in atra face
Tra quest’ombre il cor n’accende.
Il silentio mi sgrida,
Mi tempesta la pace,
E mentre in calma ogni mortal si giace,
Io con incerte piante
Son condennato a traviar baccante,
E li passi e le voci al vento spargo
Il tuo sonno è mio letargo, &c.
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shelfmark 204.3.B.12.175
Record by Nadia Amendola