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Oh tu mortal che corri
Se scherza e ride
La prudenza dov'è? dov'è l'inganno?
Preste sen volino
Occhi non più del bel liquor del cuore
Ogni cor benché costante
Pensa mortale a quei pensier che allora
E pur bella la scintilla
Poetical text transcription
Oh tu mortal che corri
Senza tema di me verso la tomba
Ormai rattieni il passo
E ferma ad ascoltarmi
Il debil fianco e lasso.
Ma se mi sprezzi
E’l tuo fatal destino t’incalza ognor:
All’altrui corso anch’io
So congiungere il mio
E per vie e dritte e storte
Sempre a’ tuoi fianchi son; io son la morte.
Se scherza e ride
La primavera
Al far di sera
Prova il dolor.
Onde omicide
Quando son belle
Si fan procelle
Di crudo orror.
La prudenza dov’è? dov’è l’inganno?
Dov’è di fede il raggio?
Intorno ad un baleno
Vedesi ogn’ora andar che fa da saggio
E’l calice assorbir di rio veleno.
Non v’ha nel mondo forza
Che al mio vigor non ceda
Ed il mio gelo ogni gran foco ammorza.
A ciò ch’è sotto il cielo
Il ferro mio prevale
Ed oserebbe l’uom farsi immortale.
Preste sen volino
Quell’ore instabili
De’ giorni labili
Che il ciel dà.
Allora piangere
L’error gravissimo
Fatt’orrendissimo
Vi converrà.
Occhi non più del bel liquor del cuore
La sorgente arrestate
A deplorar intenti
Dell’aspro mio furor i gran spaventi.
Lasciare a un colpo solo e mondo e vita
Tanto dolor non merta.
Col pianto cresca allor la doglia interna
Che l’uomo al mio ferir
Venendo meno
Colla colpa nel seno
Da morte temporal passa all’eterna.
Ogni cor benché costante
A tal morte si spezzò.
Tutto il ben non è bastante
A quietar che si dannò.
Pensa mortale a quei pensier che allora
Pensieri non saran, saran tormenti.
Passeranno i contenti
E del misero cuor faran lo scempio.
Deh piglia un saggio esempio
E quel colpo che in altri or ti spaventa
Sappi che il braccio mio a te l’avventa.
E pur bella la scintilla
Che dal sen tramanda il fuoco
Ma cresciuta a poco a poco
Ogni cosa in fumo va.
Vostra vita è una favilla,
Piace al cuore e l’occhio alletta
Ma se vien dal cuor negletta
Fuoco all’alma un dì sarà.
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Shelfmark
shelfmark Mss. N. 117
Record by Ivano Bettin