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Redazione
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Not recorded
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Analytical description
Dal dì ch'amor mi condannò
La negli Elisi ancora
Ma sarà tanto di pietade ignudo
La dolce pace al core
Poetical text transcription
Rec.vo
Dal dì ch’amor mi condannò nel foco
De bei vostr’occhi a viver consumando
O Donna il duro affanno
Lieto ho sofferto un giorno al mio martire
Mercè sperando hor sento a poco a poco
Che la speranza manca e il duol più cresce
Onde omai mi rincresce il viver lungo
E sol cerco il morire
Forse che allora indarno in voi si mova
Quella pietà ch’oggi il mio cor non trova.
Aria
Là negl’elisi ancora,
Con quella pura fede
Che l’anima v’amò vivrà per voi
Non isdegnate al hora
Al freddo corpo mio
Dire almen questi oh Dio
Fedel morì per noi.
Rec.vo
Ma sarà tanto di pietade ignudo
Quel vostro nobil core
Onde d’amara morte
Vegga cadermi sopra il colpo crudo
Pria che qualche conforto
Dare al Alma dolente
Che omai sdegna languente
Questa frale noiosa humana spoglia
D’affanni incarco e disperata doglia.
Aria
La dolce pace al core
Non disperar no no par che mi dica
La cara mia nemica e soffri e spera.
Se dopo lunghi guai
E più soave amore
Ama che un dì godrai
Questa che t’allettò beltà severa.
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Shelfmark
shelfmark 34.4.15 [olim Cantate 236].46
Record by Chiara Cotugno