Bibliographic level
Type of record
Date
Title
Music format
Linked names
Is part of
Redazione
Physical description
Watermark
Notes
Uniform title
Scoring
Bibliographic repertories
Analytical description
Mentre a Filen convenne
Insegnatemi la mia pace
Ma il povero Garzone ahi ben s’avvide
Dovrò dunque morir
Più forse soggiungea
Poetical text transcription
Mentre a Filen convenne
Partir contro sua voglia
Dall’adorato bene
Tutto mesto e dolente
Fra monti e boschi e per sentier romiti
Viaggiava sconsolato;
Onde per consolar sue pene amare
Con flebil canto ed amorosi accenti
In tal guisa spiegava i suoi lamenti:
«Insegnatemi la mia pace
Antri opachi, muti orrori,
S’ascondete i miei splendori
L’alma mia non può aver pace.
Insegnatemi, antri opachi,
Insegnatemi la mia pace.
Ma il povero Garzone ahi ben s’avvide,
Ch’in quella solitudine romita
Invano ricercava la sua vita,
Anzi per suo tormento,
Mentr’ a’ sassi chiedea
Mercé de’ suoi amori
Udia risponder l’Eco: mori, mori.
Onde vieppiù dolente
In mezzo a quegl’orrori
Lo sfogo proseguì de’ suoi dolori.
Dovrò dunque morir
Per la fè del mio penar
Ah che non deve languir
Chi è costante nell’amar.
Dovrò dunque morir
Per la fè del mio penar».
Più forse soggiungea
Fileno addolorato,
Ma gl’interruppe il canto
Dagl’occhi, che gl’usciva un rio di pianto.
Onde crescer vedendo
Da sue stille di doglia
Gli cristalli d’un fonte,
Che scaturia dal più vicino monte
Ben disse: «Veggo ahi lasso
Ch’invan chieggo pietà da un cor di sasso».
Country
Language
Shelfmark
shelfmark 690.2
Record by Giulia Giovani