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Poetical text transcription
M’è giunto amor nel core e non l’ho visto,
E con crudel pensiero
Questo perfido arciero
Ha degli affetti miei già fatto acquisto.
M’è giunto amor nel core e non l’ho visto.
Per qual via
Ne l’alma mia
Giunse occulto il Nume alato?
E se amor di vista privo,
Nel mio cor con piè furtivo
Come l’adito ha trovato?
I pensieri
Più sinceri
Mi confessano, ch’amore
Per la strada degli occhi entrò nel core;
E mi dicono di più,
Che sol fu
Temeraria la speranza,
Che al volator bendato aprì la stanza;
Ecco dunque, che il cor più mio non è;
Che se amor vi pose il piè,
Che più parca è vanità;
E scacciarlo donde sta
Sempre vano altrui riesce;
S’entra amore in un cor mai più non esce.
Quindi, ch’io abbia ricetto
Ospite così crudo entro il mio petto
Misero invan m’attristo.
M’è giunto amor nel core e non l’ho visto ecc.
Al subito ingresso
Del Dio faretrato
Nel petto m’è nato
Un incendio, che par l’inferno istesso.
Ma come nel seno
Da me non veduta
La fiamma è cresciuta,
E tant’ardor s’accese in un baleno?
Ond’io nel cor, senza trovar lo scampo
Il fulmine sentii, ne vidi il lampo.
Qual picciolo arboscello,
Che crescer non si vede,
E il profitto di lui mirasti alfine,
Quand’erge al cielo il verdeggiante crine,
Tal nel mio core appunto a poco a poco
Crebbe da me non visto immenso foco.
Egro intanto e languente
A un ardor sì possente
Gran sorte è s’io resisto.
M’è giunto amor nel core e non l’ho visto,
E con crudel pensiero
Questo perfido arciero
Ha degli affetti miei già fatto acquisto.
M’è giunto amor nel core e non l’ho visto.
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shelfmark ARCA VII 24.219
Record by Nadia Amendola