Record num. 6742

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, btw. 1660 and 1690

Title

Più non giova esser fedel

Music format

Full score

Linked names

Is part of

Raccolta di Ariette (record n. 6476.30)

Publication

Copia

Physical description

Cc.73-77

Watermark

Not recorded

Notes

In Rossi-Querini Stampalia (cfr. Repertori bibliografici) la composizione è attribuita ad Antonio Cesti, La Dori, II,16. L’aria comunque è presente solo nel libretto Venezia, 1671. Presenti altre 4 fonti della stessa aria di cui una con attribuzione a Pietro Paolo Cappellini.

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Rossi 1984: N.10.30

Analytical description

1.1: (aria, mi minore, 6/8)
S, Più non giova esser fedel
%C-1$xF@6/8 =1/8-8'BA4G8E/-8'BA4G8E/8-BF8.G6A8B/
2.1: (mi minore, 3)
S, E' delitto l'esser leal
3.1: (mi minore, 3)
S, A che dunque mostrarmi amor

Poetical text transcription

Più non giova esser fedel
Se privandome di conforto
Mi vuol morto
La mia crudel.

Nel suo core pietà non regna
Ma v’alberga la ferità
Di catene ogn’hor mi cinge
E mi stringe
Con impietà.

2.
È delitto l’esser leal
La mia bella di me si ride
Se m’uccide
D’amor lo stral.

Il pregar e l’amar disdegna
Né si cura del mio languir
Mi dà morte il mio bel sole
Né gli duole il mio morir.
Dura sorte,
Empie stelle,
Crudo mal,
È delitto esser leal.

3.
A che dunque mostrarmi amor
Poi cavarmi di speme fuora
Poi ch’io mora
Senza ristor.

Quanto più si mostrò pietosa
El mio core signoreggiò
Più tiranna con empia sorte
Alla morte mi condannò.
Che destino,
Che tormento,
Che dolor,
A che dunque mostrarmi amor.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Vqs - Venezia - Biblioteca della Fondazione Querini Stampalia onlus
shelfmark Ms.1438 (Cl.VIII Cod. XIII).30

Record by Licia Sirch
Last modified: