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Poetical text transcription
Ho da piangere e tacere;
Il silenzio lagrimoso
Celo il foco e dir non oso
La mia piaga a chi non mi fere.
Ho da piangere e tacere.
Generosa pietà
M’offre un ciglio seren con sguardi amici,
E chiederla non sa
Timido il labro e i suoi facondi uffici
Rinuncia al pianto e vuole,
Che di lagrime amare onda loquace
Esprima il foco, che la lingua tace.
Così dunque infelice io taccio e piango,
E coll’onde cadenti
De’ miei pianti frequenti
Il gelo del timor giammai non frango,
E tradisco, tacendo, il cor, che pere.
Ho da piangere e tacere;
Il silenzio lagrimoso
Celo il foco e dir non oso
La mia piaga a chi non mi fere.
Ho da piangere e tacere.
O sventura
Acerba e dura
D’amator vile e codardo,
Che ferito
Da un bel guardo
La sua piaga altrui non svela,
E impaziente à la salute anela.
Ah, ch’à si strano duolo
Far bersaglio me solo ha il ciel per vanto,
Mentre a un tacito pianto
Chieggio inutile aita
Per far nota ad altrui la mia ferita.
Ma pianga chi vuole
Pur quanto egli sa,
Che mai la beltà
Udire non vuole
Di piangente amator mute preghiere.
Ho da piangere e tacere;
Il silenzio lagrimoso
Celo il foco e dir non oso
La mia piaga a chi non mi fere.
Ho da piangere e tacere.
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Shelfmark
shelfmark ARCA VII 24.45
Record by Nadia Amendola