Record num. 6588

Bibliographic level

Monograph

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1735-1757

Title

Cantata à 4 Voc:| per il Giorno natalizio di S.M. | la Regina | l’Anno 1735. | Musica | di Gio. Alberto Ristori.

Music format

Full score

Linked names

composer: Ristori,Giovanni Alberto (1692-1753)
poet: Pallavicino, Stefano Benedetto (1672-1742)
copyist: Kremmler, Johann George (1697c-1759)
copyist: Grundig, Johann Gottfried (1706-1773)
dedicatee: Maria Josepha von Österreich (1699-1757)
owner: Maria Josepha von Österreich (1699-1757)
owner: Augusto III di Polonia (1696-1763)

Redazione

[S.l. : copia, 1735-1759]

Physical description

1 partitura (49 c. con paginazione da 1 a 95) ; obl. 225x300 mm

Watermark

Not recorded

Notes

Copertine e dorso in similpelle marrone. La prima e la quarta copertina presentano tre cornici concentriche a impressione dorata e decorate. Agli angoli delle cornici sono presenti delle decorazioni dorate a fiori. Sul verso del primo risguardo, in basso a destra, una segnatura barrata (B695) che si riferisce alla vecchia segnatura in uso presso la biblioteca di provenienza del manoscritto (Königliche Privat-Musikaliensammlung, Dresda). Sul dorso si legge difficilmente «CANTATA | [DI?] G.ALB | RISTORI» parzialmente coperto da etichetta. La paginazione inizia dal verso del foglio di frontespizio, molto dettagliato e da cui si rileva il titolo completo. In basso al centro del frontespizio il timbro della biblioteca e in basso a sinistra la nuova segnatura in uso (Mus.2455-L-1). Seguono al frontespizio 96 pagine di musica a 10 pentagrammi aperti con numerazione in angolo basso esterno da 2 a 95. Il manoscritto è opera di due copisti diversi, identificati in J.G.Kremmler (da p. 1 a p. 73) e in J.G.Grundig (da p. 74 a p. 95). Le informazioni sui copisti sono rilevate in RISM e in IMSLP.

Uniform title

Scoring

Soprano, 2 contralti, tenore, 2 flauti, 2 oboi, 2 corni, 2 violini, viola, violoncello e continuo

Bibliographic repertories

Bibliography

Mengelberg 1916: pp. 11, 16, 144

Analytical description

1.1: [Senza indicazione](sinfonia, re maggiore, C)
1.2: Un poco andante(sinfonia, re maggiore, 3/4)
1.3: Presto(sinfonia, re maggiore, 3/8)
2.1: (duetto, re maggiore, c)
Musa I, Musa II, Si disarmi quest'altiero arciero
3.1: (recitativo, c)
Musa I, Al bel Parnaso in cima
4.1: Presto(aria, fa maggiore, 3/8)
Musa I, Di pugno a Giove il telo
5.1: (recitativo, c)
Musa II, Per sì gran benefizio, oh! Di quai doni
6.1: Allegro(aria, do maggiore, 3/8)
Musa II, Bel riposo
7.1: (recitativo, c)
Amore, Muse, da quando in qua
8.1: Andante(aria, re maggiore, c, 3/8)
Amore, Fa col canto in ogni lato
9.1: (recitativo, c)
Musa I, Manca forse alle Muse
10.1: (duetto, re maggiore, c)
Musa I, Musa II, Si disarmi quest'altiero arciero
11.1: Andante(recitativo-arioso, c)
Amore, Povero Amor! Per nume
12.1: (recitativo, c)
Musa II, Qui non han fine i tuoi disastri, Amore
12.2: (recitativo, c)
Tempo, Un lieto giorno a voi rimeno, o Muse
13.1: Andante(aria, do maggiore, c)
Tempo, Giorno fausto, chiarissimo giorno
14.1: (recitativo, c)
Musa I, Candido giorno
15.1: (aria, re maggiore, 9/8, 3/4)
Musa I, Da chiare e dolci vene
16.1: (recitativo, c)
Musa II, Come allora che nato
17.1: Allegro(aria, si♭ maggiore, c)
Musa II, Già del sol la dea gemella
18.1: (recitativo, c)
Tempo, Ai canti vostri intento
18.2: (recitativo, c)
Amore, Deh, fausto a me sia sì bel giorno
19.1: Affettuoso(aria, la maggiore, 3/8)
Amore, Per beltà che lampo è breve
20.1: (recitativo, c)
Musa II, All'opra, Amore, all'opra
20.2: (recitativo, c)
Musa I, Eccoti il dardo in dono
21.1: Allegro(coro, re maggiore, 3/8)
Tutti, Degno Amore d'ogni core

Poetical text transcription

Musa I, Musa II
Si disarmi, si disarmi
quest’altiero arciero Amore;
Dei temuti
Dardi acuti,
Che portò di Febo a scorno
Vada privo in questo giorno
Per man nostra, o Dea, de’ Carmi.

Musa I
Al bel Parnaso in cima
Dell’armi di costui s’alzi un trofeo,
E vi sia inciso in rima:
In tenzon colle Muse Amor perdeo,
E più verdi e più vive
A vittoria si grande
L’alma Pianta a voi sacra offra Ghirlande.

Musa I
Di pugno a Giove il telo
Sovente Amor strappò,
Qualora il condannò
Servir mortal beltà;
Ma l’insolente nò
Le prove che fe’ in Cielo
Tra noi non vanterà.

Musa II
Per si gran benefizio, oh! Di quai doni
Colmeran l’are nostre a mille mali
Involati i mortali!
Inganni, gelosie, smanie e dispetti
E lungo pentimento
di non lunghi diletti
Furon d’Amore infino ad ora i vanti,
Né udisti a lui turba devota e fida
Celebrarne i trionfi
Senza pianto impiegar, gemiti e strida.

Musa II
Bel riposo
Ritorni in ogn’alma,
Vinto giace
Chi la pace
Godea di turbar.
Così spento
L’orgoglio del vento
Succede la calma e regna sul mar.

Amore
Muse, da quando in qua
Tanto nemiche mie, tanto a me infeste?
Senza me che fareste?
Io di cantar maestro
Dolce v’inspiro un estro;
Né son vostre canzon mai sì gradite,
Che quando in esse i vanti miei ridite.

Amore
Fa col canto in ogni lato
Un amante fortunato
Risonar sua lieta sorte.
E con teneri concenti
Cerca movere a pietà
La beltà che il guida a morte.

Musa I
Manca forse alle Muse
Materia di cantar? Cantin la gloria
Cantin gli eroi, che da benigne stelle
Conceduti alla terra,
Le carte, le memorie
Empion illustri fatti, in pace, in guerra.
Invano Amore, il lusinghier tuo labbro
Le solit’arti ad impiegar qui venne,
Che lasciarti convien l’arco e le penne.

Musa I, Musa II
Si disarmi, si disarmi
quest’altiero arciero Amore;
Dei temuti
Dardi acuti,
Che portò di Febo a scorno
Vada privo in questo giorno
Per man nostra, o Dea, de’ Carmi.

Amore
Povero Amor! Per nume,
Chi più sarà chi mi ravvisi e onori
Di vittime ed incensi i templi miei,
S’oggi tutte perdei l’armi fatali,
Formidabili un tempo,
Non ch’agli uomini soli, agl’immortali?
Inerme, appena vivo
Di stuolo femminil ludibrio e scherno
In quale incognit’angolo del mondo
Dalla vergogna mia lasso m’ascondo?

Musa II
Qui non han fine i tuoi disastri Amore:
Veggo, armato di falce ed odio antico
Drizzar il Tempo a questa parte il volo,
Il tempo di tua possa ognor nemico.

Tempo
Un lieto giorno a voi rimeno, o Muse,
In cui di novi allori
Coronate le chiome
Porghiate onor di Gran Regina al Nome:
Dell’eccelsa Maria
Di Sarmazia e Germania amore e fregio,
Il di cui minor vanto
Son gli augusti natali e il grado Regio.

Tempo
Giorno fausto, chiarissimo giorno
O muse immortali
Del tempo su l’ali
A voi fa ritorno.
Ne la luce, onde tutto s’accende
Vien da Febo, che in cielo risplende;
Ma nome sì grande
La spande d’intorno.

Musa I
Candido giorno, o quanto
Giungi caro alle muse! E a gara o come
Del Parnaso le cime
Eco faran di tanta donna al nome!
De’ nostri ella è vaghezza; e degna
Tra i maschi sensi onde ricolmo ha il petto
Innocente ritirar da noi diletto.

Musa I
Da chiare e dolci vene
A fronte d’Ippocrene
Sgorghi fonte immortal d’ambrosia e latte,
E dorma su la sponda
Al nuovo suon dell’onta
Il tempo distruttor, che i nomi abbatte.

Musa II
Come allora che nato
Lieto verdeggia aprile
Ornamento è del prato,
Di fior pompa gentile,
Così mille virtù di fiori in guisa
Il suo natal quel alma ornaro e dura
Primavera sì bella
Mentre autunno fecondo
Novi l’augusto fianco,
Frutti produce ad arricchire il mondo.

Musa II
Già del sol la dea gemella
La novella
Regia prole attende in sen;
E prepara a quel momento
Cento e cento
Liete faci il ciel seren.

Tempo
Ai canti vostri intento,
Vergini dee, quasi sospesi il volo.
Dell’alta donna il nome
Qui abbandono alla fama,
Virtù l’illustri e lo rispettin gli anni;
Io dell’usato corso
Le vie ripiglio e compensando i lenti
Trascurati momenti,
Più fendo il cielo e più dibatto i vanni.

Amore
Deh, fausto a me sia sì bel giorno e cessi
Tant’ira, o dee, ne’ petti vostri accesa
Con lodevole impresa
Emenderò ciò che d’error commessi.
Un de’ suoi dardi d’oro
Virtù mi presti e sia quel dardo istesso,
che già ferì del grand Augusto il seno
E per mano d’Amore
Dell’eroina il nome
Oggi inciso rimanga in ogni core.

Amore
Per beltà che lampo è breve
Fiamma lieve in cor s’accende;
Ma immortale Amor risplende,
Di virtù se nacque al raggio.
Ditel voi, alme ben nate,
Che di gloria innamorate
Solo a lei porgete omaggio.

Musa II
All’opra, Amore, all’opra;
Lode sperar tu dei, non che perdono.

Musa I
Eccoti il dardo in dono; il bel pensiero
Ad eseguir l’adopra,
Cieco non più e non più molle arciero.

Coro
Degno Amore
D’ogni core
Sia colei ch’oggi s’onora
E qualor farà ritorno
Così chiaro e lieto giorno,
Voti e canti incontri ognora.

Web resources

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

D-Dl - Dresden - Sächsische Landesbibliothek - Staats-, und Universitätsbibliothek
shelfmark Mus.2455-L-1

Record by Giuseppe Migliore
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