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Ti parlo e non m'ascolti
È destin ch’io viva in pene
Ma già che la mia sorte
L’imago tua vezzosa
Poetical text transcription
Ti parlo e non m’ascolti,
Ti chiamo e non mi senti
Perché lontano sei caro mio bene
Ond’io ch’in tante pene viver non sò
Se non mi giunge almeno
Qualche aviso Fedel di tua costanza.
L’ultima mia speranza
Confida all’aure, al vento
E t’invio per dar tregua al martiro
Nuncio della mia fede un mio sospiro.
È destin ch’io viva in pene
Se cercando un picciol bene
Mi conviene ch’io lo cerchi
Sospirando
Io ne trovo à miei martiri
Altra tregua Che i sospiri
Il mio core col dolore
Solo amor và consolando.
Ma già che la mia sorte
Con sì strano martir vuol tormentarmi
Tù almen per consolarmi
Idolo mio vezzoso
Dehi raccogli pietoso
Il sospir che t’invio
E se dell’amor mio
Qualche fida memoria in te si serba
Per veder meno acerba
Questa mia lontananza
In cui temo languendo uscir di vita
Mandami un tuo sospir per darmi aita.
L’imago tua vezzosa
Che impressa in seno io porto
Mi dà qualche conforto
Ma sospirar mi fa
Or tu con un sospiro
Puoi mitigrar l’ardore
Di questo amante core
Ch’in te vivendo sta.
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Shelfmark
shelfmark Ms. Mus. 1.3
Record by Danilo Camerlengo