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Di Cupido è legge antica
Nel suo regno trionfante
Folle è ben chi non si duole
S'altri dice che sovente
Poetical text transcription
Di Cupido è legge antica
Che si pene e non si dica
Ragion vuole e mi par bene
Che si dica e non si pene.
Nel suo regno trionfante
È sentenza che non spiace
Chi più soffre, chi più tace
In amor sarà costante.
Sventurato quell’amante
Non fia già degno di scusa
Se lo trova a bocca chiusa
Nel suol duol morte nemica.
Di Cupido è legge antica
Che si pene e non si dica
Ragion vuole e mi par bene
Che si dica e non si pene.
Foll’è ben chi non si duole
Se piagato ei porta il core
E con laccio di dolore
Incatena le parole,
Dica pur ciò ch’amor vuole
Io perché mio duol distingua
Darò sempre a la mia lingua
Libertà con mano amica.
Di Cupido è legge antica
Che si pene e non si dica
Ragion vuole e mi par bene
Che si dica e non si pene.
S’altri dice che sovente
Più cortese amor s’aggira
A chi muto ard’ e sospira,
A chi langue e non si pente
S’il mio duol sarà pungente
Non farà ch’io lo nasconda
Freme il lido, fischia l’onda
S’atro vento il mar fatica
Di Cupido è legge antica
Che si pene e non si dica
Ragion vuole e mi par bene
Che si dica e non si pene.
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shelfmark MUS Ms 106.25
Record by Giulia Giovani