Record num. 4557

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, btw. 1760 and 1790

Title

Dal dì che l’empio fato / [Alessandro Scarlatti]

Music format

Full score

Linked names

composer: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
owner: Cecchini Pacchierotti, Giuseppe (1805-1866)
owner: Rolandi, Ulderico (1874-1951)

Is part of

Redazione

[S.l. : copia, 1761-1790]

Physical description

1 partitura (c. 17v-19v)

Notes

Questa è la quinta cantata della raccolta ma, nel manoscritto, è considerata come il proseguimento della cantata precedente (Amor Mitilde è morta e se gli è vero); trattasi, probabilmente, di un errore dovuto alla distrazione del copista. Nome dell’autore dal frontespizio dell’intero manoscritto.

Uniform title

Scoring

Soprano e continuo

Bibliography

Analytical description

1.1: (recitativo, c)
Dal dì che l'empio fato
2.1: Lento(aria, sol minore, c)
Lontan dal bel che adoro
3.1: (recitativo, c)
Oh se potesse mai
4.1: Allegro(aria, re minore, 3/8)
L’idolo mio

Poetical text transcription

Dal dì che l’empio fato
Viver lungi mi fa dall’Idol mio
In duolo acerbo e rio
Passo i miei giorni e m’avvicino a morte
E mentre ingiusta sorte
Riveder quel ben per cui mi struggo
Rende languida più la mia speranza
Fa più acerbo il dolor di lontananza.

Lontan dal bel che adoro
Vorrei trovar ristoro
E non so come.
Sol tregua ho nel desio
Quando nel labro mio
Ho il suo bel nome.

Oh se potesse mai
Pur un momento sol mirar quel volto
Che dal fiero destin mi fu già tolto
Tutte cangiar saprei
Gl’aspri affanni innocenti
E i passati tormenti
Renderian più felice il mio gioire
Ah speme del mio cor, non mi tradire.

L’Idolo mio
Se tornerà
Sarai beato
Amante cor.
La speme all’alma
Dicendo và,
Avrà la calma
Il tuo dolor.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Vgc - Venezia - Biblioteca della Fondazione "Giorgio Cini"
collection Rolandi
shelfmark senza segnatura.5

Record by Giulia Giovani
Last modified: