Record num. 4482

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1680-1690

Title

Del Sig:re Giuseppe De Rossi:

Music format

Full score

Linked names

composer: Rossi, Giuseppe de (ca. 1650-1719/20)
owner: Pamphilj, Benedetto (1653-1730; cardinale)

Is part of

[18 cantate e 4 arie] (record n. 4463.18)

Redazione

Roma : copia, (1680-1690)

Physical description

C. 82v-88v (olim c. 180v-186v)

Watermark

Not recorded

Notes

Nota sul compositore alla fine della cantata: "G.D.R."

Uniform title

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: Largo assai(aria, do maggiore, c)
S’io t’adoro, il cor lo prova
2.1: (aria, la minore, c)
Ch’io mi struggi per amore lo so ben
3.1: Allegro(aria, la minore, c)
Se le voglie, le doglie reprimo
4.1: (aria, do maggiore, 3/2)
È l’amare in penare in segreto
5.1: (recitativo-arioso, c)
Strana opinion di gelosia o d’honore
6.1: (aria, re maggiore, 3/4)
Gl'incendi cocenti
7.1: (aria, do maggiore, 3/2)
Perch'alta bellezza
8.1: (recitativo-arioso, do maggiore, c)
Così mi sia permesso

Poetical text transcription

S’io t’adoro, il cor lo prova,
Ch’a morir per te sen và.
Ma ciò, bella, a che mi giova,
Se non so cercar pietà.

Ch’io mi struggi per amore,
Lo so ben, ch’ho il core in cenere
Ma che prò se a te, mia Venere,
Non paleso il chiuso ardore.

Se le voglie, le doglie reprimo,
Per soccorso concorso non ho.
Se tacendo morendo mi stimo,
Di mercè la mia fè priverò.

È l’amare, il penare in segreto
Osservanza, ch’è usanza oggi dì.
Si celi, si abbeli per viver più quieto
Lo strale fatale, che l’alma ferì.

Strana opinion di gelosia o d’honore
Nega a gl’amanti libera favella,
Perché, se se ne avvede
Custode occhiuto o perfido rivale,
Fulmina di velen sdegnoso strale
E pur tal’uno ancora
Col palesar gl’affetti alla sua diva
Colma d’orgoglio di pietà la priva,
Meglio dunque, cor mio,
Per tiranna politica d’amore
Vittima farsi d’un segreto ardore.

Gl’incendi cocenti,
Che soffre un amante,
Penosi contenti
Son d’alma beante.
È vaga la piaga,
Invano si duole,
Se nobile raggio
N’è fabro d’un sole.

Perch’alta bellezza,
Che prezza ogni nume,
Di Filli fa scorno
Di giorno al bel lume.
Non sia, chi mi fia
Dispreggio al martire,
Che lieto m’acquieto
Felice al soffrire.

Così mi sia permesso,
Purch’altamente habbia locata il core
Tacito incenerir a tutte l’ore.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

D-MÜs - Münster - Santini-Bibliothek (in D-MUp)
shelfmark Sant.Hs.854.18

Record by Berthold Over
Last modified: