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Redazione
Physical description
Watermark
Not recorded
Notes
HWV 78. Numerose cancellature e correzioni.
Uniform title
Scoring
Analytical description
Ah, crudel, nel pianto mio
Non sdegnarai d'amar, chi t'ama tanto
Di quel bel, ch'il ciel ti diede
Balena il cielo e il turbine, che passa
Per trofei di mia costanza
Poetical text transcription
Ah, crudel, nel pianto mio,
Che di fè limpido rio
Specchia un dì tuoi vaghi rai;
Nel mirar tante mie doglie
Cangiarai forse allor voglie
Ed amar non sdegnarai.
Non sdegnarai d’amar, chi t’ama tanto,
Et ama tanto, perché Amor risiede
Nel tuo volto, ove pose il mio destino.
Destino, per cui soffro
Mille sospiri e pene;
Ma pene, ma sospiri,
Che si fan gloria del costante core,
Scopo alla tua beltà, segno al rigore.
Di quel bel, ch’il ciel ti diede,
Non men vaga è la mia fede,
Che più forte ogn’or diviene.
Tu m’impiaghi, io fido t’amo
E del tuo rigor io chiamo
Pregio eguale la mia spene.
Balena il cielo e il turbine, che passa
Sovra il gravido solco,
L’amor tenera meste e scuote e atterra [?].
Ma poi sereno e vago
Squarcia le nubi il sole
E torna il giorno tutto di raggi adorno,
Onde il mesto custode
Grazie rende alle stelle e lieto mira
Il campo verde e salvo il gregge amato.
Così del tuo spietato
Genio, che mi tormenta,
Vedrò cangiar il minaccioso aspetto;
E all’or doppio diletto
Avrò dal vinto tuo fiero rigore
E dal mio tanto mal gradito amore.
Per trofei di mia costanza
Mi fa cenno la speranza,
Ch’io rimiri i tuoi rigori.
E mi dice:
Soffri, o cor, che poi felice
Saran gioiei [?] tuoi dolori.
[testo cancellato:
Di quel bel, che il ciel ti diede,
Non men vaga è la mia fede,
Che più forte ogn’or diviene.]
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Shelfmark
shelfmark Sant.Hs.1897
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