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Redazione
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Watermark
Not recorded
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La carta 78 presenta i pentagrammi vuoti. Testo poetico in I-Fr, 2474, c. 58.
Uniform title
Scoring
Bibliographic repertories
Analytical description
Come in Ciel dell'Aureo Crine
Recit.vo
Sol placido fiato
Ma qual mentre vagheggio
Già di Noto i crudi sibili
Dove oh Dio spariro
Poetical text transcription
Come in Ciel dell’Aureo Crine
Spiega il sol tranquilli i rai
Qual dall’indiche marine
Più bel dì nacque gia mai.
Recit.vo
Ovunque il guardo io giro
Smalta di Giuno i campi
Un ridente zaffiro
E perché l’ali in feste
Non rivolgan crucciosi
A svegliar nembi a seminar tempeste
Entro all’eolio claustro
Preme acerba catena
Africo et Austro.
Arietta
Sol placido fiato
D’auretta gioconda
Or nuota su l’onda
Or scherza sul prato
E porge altrui ciglio a via sì pura
Di costante seren speme di cura.
Ma qual mentre vagheggio
Pompa lieta in un momento alzarsi
Dall’Occidente oscura nube io veggio
Come spedito il volo
Muove per l’aure e seco
Ha di venti seguaci immenso stuolo
Ohimè già reso è cieco
Da fosco horrore il sol già d’ogn’intorno
Toglie notte improvvisa
Con ombra micidial la vita al giorno.
Già di Noto i crudi sibili
Turban l’aria il suol combattono
Piogge irate e lampi orribili
Frangon rupi e elve abbattono.
Dove oh Dio spariro
Quelle che qui pur dianzi hebbero Impero
Calme tanto tranquille
Ahi che quaggiù non splende
Serenità che non soggiaccia a mille
Repentine vicende
Serba per pochi istanti
Variabil tortura ugual tenore
Quindi impara o mio core
A non sperar giammai stabil contento
Cangia in pena ogni gioia un sol momento.
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Shelfmark
shelfmark 33.4.13(b).11
Record by Giacomo Sances