Record num. 1962

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1690-1700

Title

Pene amorose p[er] Lontananza / Del Sig.r Aless. Scarlatti

Music format

Full score

Linked names

composer: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
owner: Ottoboni, Pietro (1667-1740)

Is part of

Redazione

Roma : copia del copista romano Mü XIII, (1690-1700)

Physical description

1 partitura

Watermark

Not recorded

Notes

Il manoscritto proviene dalla biblioteca musicale del Cardinale Pietro Ottoboni.

Uniform title

Quanti affanni ad un core. Cantata, Pene amorose per lontananza

Scoring

Soprano e continuo

Analytical description

1.1: (recitativo, sol minore, c)
Quanti affanni ad un core
2.1: Adagio(aria, do minore, c)
Stando lungi dal bene
3.1: (recitativo-arioso, c)
Intorno a queste sponde
4.1: Adagio(aria, sol minore, c 12/8)
Se a me non vieni

Poetical text transcription

Quanti affanni ad un core
Può far soffrire amore, io già soffersi.
Ma già mai non aspersi
Con sì gravi tormenti
Di lacrimoso humor gl’occhi dolenti.
Udite, qual martire
Crudo a farmi morire in me s’avanza:
La pena, che m’uccide, è lontananza.

Stando lungi dal bene,
Che brama, chi ben ama,
No, no, viver non può.
E s’io vivo, è rigor della sorte,
Che in braccio alla morte
Vivendo men vò.

Intorno a queste sponde
Spesso ratto in amore il piede io movo
Cercando Clori e Clori mia non trovo.
La chiamo e non risponde.
Ma son pur folle! E come
Da me chiamarsi a nome
Può sentir l’idol mio,
Se non è Clori mia, dove son io?
Deh per pietade, Amore,
Vola al mio bene e dì,
che Tirsi a Clori sua parla così:

Se a me non vieni,
Se a te non torno,
E qual conforto
Il core havrà?
Convien, ch’io peni,
E per te un giorno,
Che Tirsi è morto,
Si sentirà.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

GB-Mp - Manchester - Central Library, Henry Watson Music Library
shelfmark Ms. Q544 Bk51.4

Record by Berthold Over
Last modified: