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Licenziate o miei pensieri
Nelle frodi invecchiato
C'ha più sorte quel cor ch'ha minor fede
Di costanza non s'armi più il core
Di moderna costanza
Licenziate o miei pensieri
Poetical text transcription
Licenziate o miei pensieri
Le speranza ad una ad una
Chi ha nemica la fortuna
Di goder già mai non speri.
Poco merto e molti inganni
Oggidì fan l’huomo lieto.
Alma fida e cor discreto
Premio ha sol di mille affanni.
Nelle frodi invechiato
Già langue il Mondo e ne gl’inganni suoi
Tesse perfido e ingrato
Laberinti di pene anch’ agl’Eroi.
Le bilance d’Astrea
Son dal vulgo derise;
La virtude qual rea
Non ha chi la ricetti;
Con smoderati affetti
S’adombra la ragione.
La fortuna dispone
Dell’humane grandezze
E strane vicende
Fin nell’amar si vede
C’ha più sorte quel cor ch’ha minor fede.
Di costanza non s’armi più il core
Che in amore non val fedeltà
Usi solo l’inganno la frode
Che non gode
Mai quel labro che finger non sa.
Aura lieve di speme fallace
Che fugace da me s’involò
Più non turba dell’alma gl’affetti
Ch’ai diletti
Con l’inganno sol giunger si può.
Di moderna costanza
Il mentir è l’usanza
Hoggi di nulla vale
Vanto di vera fè
Chi mendace non è
Scopo è sol al rigor d’Astri severi.
Licenziate o miei pensieri
Le speranze ad una ad una
Chi ha nemica la fortuna
Di goder già mai non speri.
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shelfmark X.120.6
Record by Giulia Giovani