Record num. 1495

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1780-1820

Title

Cantata 10a

Music format

Full score

Linked names

composer: Porpora, Nicola (1686-1768)
poet: Metastasio, Pietro (1698-1782)
dedicatee: Frederick Louis of Hanover (principe di Galles)

Redazione

[S.l. : copia, 1780-1820]

Physical description

C. 56r-60v

Watermark

Not recorded

Uniform title

Scoring

Contralto e continuo

Bibliographic repertories

Sutton 1974: n. 74, p. 211

Analytical description

1.1: (recitativo, c)
Oh, se fusse il mio core
2.1: Affettuoso(aria, 3/4)
Se lusinga il labro e 'l ciglio
3.1: (recitativo, c)
Mi fa barbara e ingrata
4.1: Allegro(aria, c)
Sento pietade

Poetical text transcription

Oh, se fusse il mio core
in libertà di usar tenere affetti,
vostri pallidi affetti
vostri sospiri e le querele e i pianti
potrian sperar pietà, miseri amanti!
Ma de’ verd’anni miei nel più bel fior
se cieco Amor m’accense
se il cor non si difese
da un guardo feritor che aprì le piaghe,
se due pupille vaghe
mi accesero nel sen fiamma vorace,
altri amar non poss’io, datevi pace.

Se lusinga il labro e ’l ciglio
a dispetto del mio core
si fan rei di crudeltà.
Né sottrar posso al periglio
per voler d’antico amore
chi mi chiede almen pietà.

Mi fa barbara e ingrata
l’istesso amor che l’altrui cori accende,
ma spietata mi rende
perché tutta mi vuol dell’idol mio.
Or se amar non poss’io
e senza colpa mia vi son crudele,
Amanti, le querele
contro di lui volgete,
e più saggi credete
che per me quando Amor fiero v’affanna,
vi promette contenti e poi v’inganna.

Sento pietade,
non son crudele,
non sono ingrata,
ma son legata,
incatenata,
da un altro amor.
L’altrui querele
pietà mi fanno
ma ristorarvi
di tanto affanno,
troppo fedele,
non può il mio cor.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Mc - Milano - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "Giuseppe Verdi"
collection Noseda
shelfmark M.36.3.10

Record by Stefano Aresi
Last modified: