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Il generale bizantino Belisario viene rappresentato secondo la leggenda medievale che lo vuole accecato per ordine di Giustiniano e costretto a mendicare.
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Analytical description
Privo delle sue luci
Imparate o mortali
Dal precipitio mio di bugiarda fortuna
Questi son si i trionfi
Perfida Teodora
Sovvengati che i vandali
Non m'affanna il soffrir
Più non curo la vita
Qui die fine al parlare ed alla vita
Poetical text transcription
Privo delle sue luci
Miser sen giace a terra
Bellisario infelice
E chiedendo mercè sì duole e dice
Imparate o mortali
A sostener gl’Augusti
A difender gl’Imperi
Alla mia cecità le luci aprite.
Dal precipitio mio
Di bugiarda fortuna l’inconstanze
Imparate a schernire e le speranze
Bellisario son io quel fortunato
Ch’alle stelle innalzato
Precipitai dal mondo
Delle miserie al centro più profondo.
Questi sono sì i trionfi
I trofei, le glorie, i mausolei
D’un guerrier che soffrì,
Così Cesar le piramidi eresse
A un invitto guerriero
Che con valor sincero
I nemici oppugnò, vinse ed oppresse.
Perfida Teodora
Tesifone infernale
Così convien che mora
Bellisario il campion forte e leale?
O Cesare abbagliato
Imperator crudele
Giustiniano ingrato.
Sovvengati che i Vandali
Gl’Etiopi e Medi, i Persi
Mercé questo mio brando
Si prostrano a tuoi piedi al tuo comando
Sovvengati o Tiranno
Della forte congiura
Di Dionisio e d’Atanasio estinta
Del mio braccio al furore
Del mio ferro al valore
Delle Città delle Provincie e i Regni
De gl’Imperi acquistati
De miei sudor de miei perigli
A forza più non parlo
Ch’indarno spargo le voci al vento;
Crucio me stesso e accresco il mio tormento.
Non m’affanna il soffrir
Non mi duole il morir
Che mille volte e mille
Esposi la mia vita
Alla morte al martir.
Più non curo la vita
Vien pur morte gradita.
Qui diè fine al parlare ed alla vita
L’intrepido campione
Bellisario l’invitto
E con l’istesso core
Col medesmo valore
Ch’ebbe dalla sua sorte
Vinse i nemici e superò la morte.
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shelfmark Rès. Vm7. 639.9
Record by Valerio De Santis