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Sonetto dedicato a Francesco Antonio Vitale (1627-1681), poeta ascritto all'Accademia dei Ravvivati di Acquaviva delle Fonti.
Nell'indice a p. 293: "Al signor dottor Francesco Antonio Vitale in / risposta d'un sonetto composto dal detto al / m. r. p. maestro frà Domenico Schettini / de predicatori nel suo corso quaresimale / in Bari."
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Poetical text transcription
Mentre del gran SCHETTINI, i dotti accenti,
A l'acquisto del ciel hoggi incamini,
Quei spirti, che lassù son cittadini
Rendono i detti tuoi via più possenti.
L'alta virtù de' tuoi divin concenti,
Delle sfere al rotar segna i confini,
Trahe i sassi, e le piante, et i delfini,
Ferma a l'acque il lor corso, il volo a i venti.
Così d'altrui cantando, audace il piede
Poggi su l'erto, ivi in trionfo assiso
La sua lira, il suo allor Febo a te cede.
Sol la morte delusa è mesta in viso,
Perché mira il suo stral senza mercede,
Dal tuo plettro VITAL franto, e deriso.
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shelfmark 71.11.A.4.88
Record by Giovanni Tribuzio