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Title
Music format
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Redazione
Physical description
Watermark
Not recorded
Uniform title
Scoring
Bibliographic repertories
Analytical description
Tanto giaccio non s'eterna
Beltà che piace a me
Duo son quell'occhi belli
Perciò temo a ragione
Tu sola, o mio bene,
Poetical text transcription
Tanto giaccio non s’eterna
Sovra l’ali agl’Aquiloni
Quanto, oh Dio, nel cor mio
Per un crin d’oro lucente
Il sospetto miscredente distillo.
Io resister più non so
Ad un duplice tormento
Che m’abbrucia e mi gela ogni momento.
Beltà che piace a me
Può ben piacer ad altri,
Per far entro a più cor piaghe di duolo
Non ministra saette a un occhio solo.
Duo son quell’occhi belli
Ch’incatenata han la mia fé.
E ben sapranno
Ardor tiranno
Svegliar in altri
S’el fero in me.
Perciò temo a ragione,
Se Lidia è il mio tesoro.
Pavento di rapine
E a tanto giunge il timor di quest’alma
Che non so se nel petto
Abbian forza maggior
L’ombre o l’affetto.
Tu sola, o mio bene,
L’amare mie pene
Potrai raddolcir
Serbando la fede
Che giusta mercede
D’un lungo servir.
Country
Language
Shelfmark
collection Mayr
shelfmark Fald. 227/84b.1
Record by Stefano Aresi