Record num. 10299

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1700-1730

Title

Amante timido | cantata quarta

Music format

Full score

Linked names

composer: Bellinzani, Paolo Benedetto (1682-1757)

Redazione

autografo in parte

Physical description

C. 10-13 ; 230x310 mm

Uniform title

Ardo ma l'ardor mio. Cantata, Amante timido

Scoring

Soprano e continuo

Bibliography

Analytical description

1.1: (recitativo, c)
Ardo ma l'ardor mio
2.1: (aria, mi♭ maggiore, c)
Barbaro iniquo fato
3.1: (recitativo, c)
Sperar vorrei, ma la speranza
4.1: (aria, do minore, c)
Agitato in mar d'affanni

Poetical text transcription

Ardo, ma l’ardor mio grave, e profondo,
Che nel mio petto ascondo
Ridir non m’è permesso,
E quanto più m’appresso
A quel volto gentil leggiadro, e vago,
Più quest’anima amante
Divien fredda, e tremante;
Mentre la bella imago,
Che scolpita hò nel seno,
Mi vieta il favellar, e taccio e peno.

Barbaro, iniquo fato
Quando ti stancherai,
Quando al mio cor dirai
Spera, non più timor
In si penoso stato
Vivere senza spene,
Crescono, oh Dio, le pene
Nel timido mio cor.

Sperar vorrei, ma la speranza, oh Dio,
A lusingar il sen, non più stà meco,
Mentre l’idolo mio
Mi vuol sovente seco,
Mi ragiona d’amore,
E quando questo core
La fiamma discoprir cerca, o desia
Sente ch’il crederia,
Freddo timor, che li s’agghiaccia il sangue,
Onde senza sperar sospira, e langue.

Agitato in mar d’affanni
Menar deggio i giorni e l’ore
Così vuole il mio timore
Che mi vieta il favellar
Sol col pianto il grave duolo
Che nel sen io tengo ascoso
Scoprir degio, e timoroso
Mi consumo in sospirar.

Web resources

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

F-Pn - Paris - Bibliothèque Nationale de France
shelfmark Rés. 1855.4

Record by Giovanni Bianco
Last modified: