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S, S'è bersaglio al tuo furore
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Così dicea la sfortunata Argilla
Vuoi forse vendettta
Ma l'idolo superbo
Chi d'amor lo strale amico
D'un rigido no
Nutre invan superbo ciglio
Ah numi ah sorte iniqua
Poetical text transcription
S’è bersaglio al tuo furore
Cieco dio la mia costanza
Crudo amore nel mio core
Nutri almeno la speranza.
Se nel grembo de le pene
Vive l’anima costante
Mi contento esser amante
Ma non schiava di catene.
Così dicea la sfortunata Argilla
Nell’angusto recinto
D’una carcere eterna
Allor ch’il fiero nume
D’Idalia face armato
Con barbaro costume
Scagliò contro di lei colpo animato.
Perché riprese Argilla
Schermendo il colpo ed a l’acuto strale
Fatta scudo la mano:
Perché perché inumano
Col fulmine di morte
Rispondi a le mie voci.
Vuoi forse vendetta
D’un’alma soggetta
Di’ perfido ancor?
Ah troppo crudele
Arciero infedele
Tu vibri l’ardor.
Ma l’idolo superbo
L’ostinato tiranno il crudo dio
Con queste voci altere
Espresse in chiaro suon leggi più fiere.
Chi d’amor lo strale amico
Baldanzosa disprezzò
E giurò ch’al sen pudico
Mai catene stringerò
Provi del mio furor l’ira indefessa
Vivi preda al dolor, odio a se stessa.
D’un rigido no
Col dardo d’un sì
Vendetta farò.
Nutre invan superbo ciglio
Casto cor vasti pensieri
Se a l’ardor de lumi arcieri
Cede alfin vano consiglio.
Fia decreto d’amor legge prescritta
Chi sprezzò di goder peni trafitta.
Ah numi ah sorte iniqua
Disse tacendo l’anima dolente.
Soffrirò piangerò
Penerò morirò
Fato inclemente.
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Shelfmark
shelfmark AA.93.19
Record by Raffaele Deluca