Record num. 11856

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Single known date, 1695

Title

All'hor che Tirsi udio

Music format

Full score

Linked names

composer: Salvatore, Domenico (sec. XVII)
poet: Salvatore, Domenico (sec. XVII)

Is part of

(record n. 10917.12)

Redazione

[Bovino], copia di Marco Barone

Physical description

P. 127-139

Watermark

Not recorded

Notes

l'attribuzione di parole e musica a Domenico Salvatore è ricavata da una concordanza: I-Nc 33.4.15(a)

Uniform title

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: (recitativo, C)
All'hor che Tirsi udio
2.1: (aria, mi minore, C3/2)
Crudi fati astri malvagi
3.1: (aria, mi minore, C3/2)
Fate pur di questo petto
4.1: (recitativo, C)
E tu caro ben mio
5.1: (aria, mi minore, C)
O del Tartaro profondo
6.1: (recitativo-arioso, C)
Tu ciel che degl'Enceladi e Tifei
7.1: (recitativo-arioso, C)
Sì disse lo’infelice e a poco a poco

Poetical text transcription

All’’hor che Tirs’udio
Ch’intempestiva morte
Haveva tropp’immatura
Al bel idolo suo tolto la vita
Spiegò con quest’accenti
L’aspra cagion del suo dolore ai venti

Aria
C3/2 mi min
Crudi fati astri malvagi
Voi spegneste in verde etade
Con immensa feritade
Del mio sole chiari raggi
Crudi fati astri malvagi.

C3/2
Fate pur di questo petto
Duro stratio e fero scempio
Ch’un morir forse tant’empio
Sarà fin de miei naufragi
Crudi fati astri malvagi.
C
E tu caro ben mio
Tu che il mio cor havesti
Come senza di me morir potesti
Ed io del core hor privo
Come spiro queste aure e come vivo.

O del Tartaro profondo
Furie, mostri e spirti horribili
Deh toglietemi dal mondo
Coi tormenti più terribili
Tu ciel che degl’Enceladi e Tifei
Opprimesti l’ardir coi strali tuoi
Che [a] Niobe altera
Saettasti la prole, hor che non vibri
Contro me pur i dardi
Anch’io ribelle son
Degl’orbi rotanti e delle stelle
E tu madre dell’ombre e degl’horrori
Che non apri le fauci e mi divori
Ohimè nessun m’intende
E non è chi recida
Della mia vita questo fil che pende
Lasso chi non ha sorte
Trova sord’ai suoi preghi anco la morte.

Sì disse lo’infelice e a poco a poco
Per troppo acerbo duolo
Venner meno gli spirti e cad’al suolo.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Rig - Roma - Istituto Storico Germanico. Biblioteca musicale
collection Rostirolla
shelfmark MS MUS Rost 303 (12)

Record by Teresa Gialdroni
Last modified: