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Analytical description
E pur non cessa ancora
Mentre serpe geloso il veleno
Da mostro sì crudele
Ma di Fille basta un raggio
Poetical text transcription
E pur non cessa ancora
Con fantasmi gelosi
Di turbarmi la mente amor tiranno
Di sospetto tiranno
Rende l’anima mia funesto oggetto
Ond’io che porto in petto
Colei che m’accese alte faville
Mi struggo a stille, a stille.
Temo e creder non oso
Temo ma poi mi pento
E in un doppio tormento
Di timor, di credenza io sto morendo.
Lassa ben ora intendo
Che quanto è dolce più d’amor la pena
Tanto si fa più ria
Quando tormenta un cor la gelosia.
Mentre serpe geloso il veleno
Va languendo la pace d’un seno
E di morte s’accosta l’horror.
Ogni pena s’arrende men ria
Sol l’affanno che dà gelosia
Più tormenta più reca dolor.
Da mostro sì crudele
Resta il cielo d’amor turbato, è fosco
Ché il suo rigido tosco
D’ogni amante più fido il cor ingombra
Corpo riceva ogn’ombra
L’esser ogni timor benché fallace
E quella poca pace
Che si gode tallor per breve istante
Langue e manca ben tosto
l’anima vede un simil mostro inante.
Tal mi rode nel seno
L’anima tormentata
Per Filli mia che pur cred’io fedele
Ma il suo barbaro fele
Spargendo me sulla mia certa spene
Quando dovrei gioir più mi dà pena.
Ma di fille basta un raggio
ogni tema a dileguar.
Né tem’io geloso oltraggio
che mi venga a tormentar.
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shelfmark 15166.11
Record by Eleonora Pillonca