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Poetical text transcription
1. voce.
O mirate che portenti,
La Fortuna più non rota;
Ecco là, che stassi immota
Per ludibrio de’ viventi.
La mia fe’, la mia costanza
Ha fermato quell’infida
Con insolita possanza,
Ne fia più, ch’ella si rida
Di dar gioie e poi tormenti.
O mirate, che portenti.
Ahi temo, che l’ingano
Di qualche ingrato petto
Mi tolga per diletto
Il chiodo, ond’a quell’empia il carro ha fermo
Perché a frenarla poi non v’è più schermo.
2.
Acchetati mal cauta,
Ch’ nostri cor costanti
L’han fatto tali incanti,
Che più non può la rea,
Che sempre errar solea
Sciogliere a pronta fuga alato il piede,
Remora di Fortuna è sol la fede.
Gran virtù d’animo forte,
Che domar può ’l cieco Nume
E l’arresta oltre il costume.
Tra prigioni e tra ritorte
Stella d’alma fedele è sempre fissa
E ’l pianeta di lei mai non s’ecclissa.
Country
Language
Shelfmark
shelfmark 204.3.B.12.127
Record by Nadia Amendola