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Ed è pur vero, oh dio
Partenza crudele
Qual di me più infelice
Senza te, bell’idolo amato
Ma prima di partire
Già so che tu mio bene
Poetical text transcription
Ed è pur vero, oh dio,
Che ti devo lasciar, idolo mio,
E dovrò sì partire
Per non vederti più.
Ah, ch’il pensarvi sol mi fa morire.
Partenza crudele,
Che già mi divide
Per sempre lontana
Da te, caro bene.
Ma sempre fedele,
Benché non m’arride
La sorte inhumana,
Sarò nelle pene.
Qual di me più infelice
Troverassi già mai,
Mentre lontana andrò da tuoi bei rai.
Ma pria si pera il mondo,
Che la giù profondo
Invocherò le furie a tormentarmi,
Se mai di te, mio ben, debbia scordarmi.
Ma in sì fieri tormenti
Non troverà già pace
Al mio cordoglio
Dunque che far dovrò
Morire io voglio.
Senza te, bell’idolo amato,
No, che viver quest’alma non può/sa.
M’a dispetto del perfido fato
Anche estinta adorarti saprà.
Ma prima di partire
Lascia che ti vo dire,
Che troverai, chi t’ama,
Più bella, più gentil, più nobil dama.
Ma non già più fedele
Della povera Fille,
Che spargendo sen va per te, crudele,
Lacrime a mille, a mille.
Et ora per pietà, ti prego, o caro,
Cortese mitigar mio duolo amaro.
In quest’ultimo addio
Non ti scordar di me, idolo mio.
Già so che tu, mio bene,
Non penserai giamai a questo core.
Rifletti alle mie pene,
Ch’allor temprar dovrai il tuo rigore.
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shelfmark Cantate 182 (olim 33.3.22).23
Record by Ivano Bettin