Record num. 8777

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Printed text for music

Date

Single known date, 1688

Title

Peccator pentito, doppo aver sentito gl’elementi che gl’intimavano la morte, così prega. Offeso Dio che pendi

Music format

Linked names

Publication

Copia

Physical description

Parte prima, pp. 94-95

Watermark

Not recorded

Notes

Il testo è intonato all’interno dell’oratorio Ancor satio non sei attribuito a Luigi Rossi (cfr. Bibliografia)

Uniform title

Offeso Dio che pendi. Forma non specificata, Peccator pentito, doppo aver sentito gl'elementi che gl'intimavano la morte, così prega

Bibliography

Poetical text transcription

Offeso Dio che pendi
Dell’umana empietà trofeo sanguigno,
Deh per pietade il fulmine sospendi
Quanto ch’io giunga solo
A pie’ di quella croce in cui t’affissi
E poi vota gl’abissi
Dell’ire tue su questa fronte altera;
Ove il fallo è commesso, ivi si spera.

Ah, s’avverrà ch’io vaglia
Meritare un sol tatto
Del sacro legno, su cui trafitto sei,
Solo in virtù dell’adorata pianta
Si cangerà mia sorte
E diverrò temuto anco a la morte.

Quel sacro tronco abbraccio,
In lui solo mi stringo, in lui m’annodo
E se per me non vi rimase un chiodo
Da traforarmi in esso
Et in lui solo stabilirmi eterno,
Ahi che per conficcarvi il fero core
Sarà chiodo bastante il mio dolore.

Quel prezzo, ch’allaga
Più mondi redenti,
Non d’altro si paga
Che d’occhi piangenti;
Due stille dolenti
Che versi pentito
Un fervido core,
Le pesa col suo sangue un Dio che more.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Rn - Roma - Biblioteca Nazionale Centrale
shelfmark 204.3.B.12.60

Record by Nadia Amendola
Last modified: