Record num. 8667

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, btw. 1660 and 1690

Title

Musica Del | Sig.r Gio: | Bicilli

Music format

Full score

Linked names

composer: Bicilli, Giovanni (1623-1705p)
copyist: Terenzi, Bernardino ((attivo tra il 1639 e il 1683))

Is part of

G. BICILLI | CANTATE (record n. 8662.5)

Redazione

Roma : copia, [1650-1700]

Physical description

C. 25r-36v ; 110 x 280 mm

Watermark

Not recorded

Notes

Titolo dall’incipit testuale. Capolettera ornato per mano di Silvestro Nola (v. Bibliografia).

Uniform title

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Bibliography

Ruffatti 2006b: p. 61-65.

Analytical description

1.1: (recitativo, c)
Per ravvivar la semiviva speme
2.1: (aria, fa maggiore, 3/2)
Per un'ombra di sospetto
3.1: (recitativo, c)
Gelose cure, a dio, stanco hormai di soffrire
4.1: (aria, fa maggiore, 3/2)
Gelosia maledetta

Poetical text transcription

Per ravvivar la semiviva speme
Che li languia nel seno
Giunto in un verde e solitario prato
Tra l’herbette s’asside un infelice
Pensa, piange, sospira e al fin poi dice:

Per un’ombra di sospetto
Tante pene, tanti affanni!
Così dunque mi condanni,
O tiranno del cor, mal nato affetto.
Perché tanto in te confido,
Tante larve m’appresenti!
Così dunque mi tormenti,
O nemico del cor, pensiero infido.

Gelose cure, a dio, stanco hormai di soffrire
Il rigor del mio fato lascio d’ingelosire
Per dar fine una volta al mio penare,
Gelose cure, a dio, lascio d’amare.
Mal accorti sospetti, sospettosi pensieri
Non tornate a turbare i miei riposi,
Partitevi da me che non vi credo.
Romperò le catene ch’ordio fabra
Di duol mano d’argento
Frangerò quella fede
Che giurai infrangibile
E se sarà impossibile
Che si cangi il tenor della mia sorte,
Pria ch’a voi dar ricetto
Darò al mio cor con le mie man la morte.
Ad un cor risoluto
Da giusto sdegno armato
Penosa vita è un tormentoso inferno,
Dureranno in eterno
Miei singulti e sospiri,
Miei gelosi martiri
Se lor cure d’amor mi son sì care
No sospetti, a dio, lascio d’amare.
Arda ai rai di beltà chi credulo
S’appaga di sue magre lusinghe
Ch’io per me a dire il vero
M’adombro d’un sorriso,
Temo un furtivo sguardo
E un “chi sa” martirizza il mio pensiero.
Amore nel mio petto
Come fanciullo e cieco
Vuole per guida seco
Compagno indivisibile il sospetto.
Questo è quel duolo atroce,
Quel continuo martire
Che mi tien vivo in mar d’affanno absorto
Mi sospende il morire e mi vuol morto.

Gelosia maledetta,
Chimera fallace
D’un alma gelosa
Che se dorme non riposa
E se veglia non ha pace.
Parti pur dal mio seno,
Pestifero veleno,
Velenoso martire
Pria che vi torni tu
Voglio morire.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
shelfmark 567.5

Record by Ivano Bettin
Last modified: