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Nel mio sonno almen talora
Pria dell’aurora, o Fille
Partì coll’ombre, è ver
Poetical text transcription
Nel mio sonno almen talora
Vien colei che m’innamora
Le mie pene a consolar.
Rendi, Amor, se giusto sei,
Più veraci i sogni miei,
O non farmi risvegliar.
Pria dell’aurora, o Fille,
Io sognando ti vidi, e così fido
Ti dipinse il pensiero,
Che il sogno allor non invidiava il vero.
Solo nel rimirarti
Pietosa a me qual non ti vidi mai,
Di vaneggiar sognando io dubitai.
Oh che amorosi accenti,
Oh che teneri sguardi intesi e vidi!
Se tu mirar potessi
Quando rende più belle
Un guardo di pietà le tue pupille,
Mai più crudel non mai saresti, o Fille.
Io non so dir che dissi,
So che sul vivo latte
Della tenera mano un bacio impressi;
Tu d’un dolce rossor tingesti il volto:
Quando improvviso ascolto
D’un cespuglio vicin scuoter le fronde:
Mi volgo, e mezzo ascoso
Veggo il rival Fileno,
Che d’invido veleno
Livido il viso i furti miei rimira;
Timor, vergogna ed ira
Mi assalì, mi destaro in un momento,
E fu breve anche in sogno il mio contento.
Partì coll’ombre, è ver,
L’inganno ed il piacer,
Ma la mia fiamma, oh Dio!
Idolo del cor mio,
Con l’ombra non partì.
Se mai per un momento
Sognando io son felice,
Poi cresce il mio tormento
Quando ritorna il dì.
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shelfmark 6.3.4 olim Cantate 233(2).2
Record by Giacomo Sances