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Uniform title
Poetical text transcription
V
Beviam o Dori, godiam chè il giorno
Prest’è al ritorno, prest’al partir:
Di giovinezza godiam il fiore,
Poi l’ultime ore lasciam venir.
Se per mia pena quel tuo bel petto
Fiamma d’affetto scaldar non fa;
Il generoso pieno d’ardore
Divin liquore lo scalderà.
Versa fiammetta vezzosa figlia
Quella bottiglia di vin clarè:
Duchi e regnanti or non vogli’io,
Ma sol, ben mio, brindisi a te.
Vuotisi’l nappo con franca mano,
Indi’l Pulciano si verserà:
Par nel cristallo Rubin brillante
Dolce piccante che alletterà.
Quali già veggo nuove scintille
Nelle pupille di te mio ben:
Sorgon già lieti spiriti novelli
A gli occhi belli dal caldo sen.
E’ tropp’ardente il vin di Spagna,
Quel di sciampagna vogli’io versar:
Farò che d’alto lento distilli
Perché zampilli nello spumar:
Bevil’o cara quando ha la spuma,
Tal si costuma gustarlo qui:
Così gridando l’ama il francese,
Cheto l’inglese l’ama così.
Oh come o bella l’ardor dei vini
Più corallini tuoi labbri fa!
Bacco v’istilla soave umore
D’un tal sapore che amore non ha.
Ma care luci voi non vedete
Quale altra sete sui labbri sta:
Aita il core che è tutto foco
E a poco a poco mancando va.
Sì bella Dori godiam, ché il giorno
Presto è al ritorno, presto al partir:
Di giovinezza godiam il fiore,
Poi l’ultime ore lasciam venir.
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shelfmark 74.R.34.39
Record by Bianca Marracino