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Lungi lungi, speranze
Nel mio cor
Giurò, giurò quell'empia
Sento già che nel mezzo al mio core
Poetical text transcription
Lungi lungi, speranze,
Mi tradiste abbastanza, il cor vi sdegna.
Non giova la costanza,
Non si cura la fede, il merto è vano:
Sol di frode e d’inganno
Filli si vanta ed io
Che dell’affetto mio
Sinor la resi altera,
Bugiarda e menzognera alfin la scerno,
Onde un rossore eterno
De’ miei delusi amori
Ostenta il volto mio contro l’indegna.
Lungi lungi, o speranze,
Mi tradiste abbastanza, il cor vi sdegna.
Nel mio cor
Entri sdegno e parta amor.
Né si vanti quella ria
della mia
sofferenza al suo rigor.
Giurò, giurò quell’empia
Di pria morir che mai
Di quest’anima mia tradir la fede.
Folle è ben chi ‘l crede;
Allor che sul suo labbro
Pompa facea d’un falso giuramento,
Formava a poco a poco il tradimento,
Eran bugiardi i pianti,
Menzogneri i sospiri,
Falsi gl’affanni e fraudolenti i sguardi.
Dunque, dunque che tardi,
Vilipeso mio cor? A te s’aspetta
Sprezzar l’indegna e riportar vendetta.
Sento già che nel mezzo al mio core
Va mancando la fiamma d’Amore
E s’avvanza di sdegno l’ardor.
S’io mi pento de’ sparsi sospiri,
Fia che un dí forse anch’ella deliri
Disprezzata da un giusto furor.
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collection prezioso
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Record by Marco Bizzarini