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Che io viva in tante pene
Basta dir
E' ver che accesa d'amoroso foco
Se a far pago del fato lo sdegno
Poetical text transcription
Che io viva in tante pene
Né ceda a tanti guai
Miracolo è d’Amor che mi sostiene.
Per farmi scopo di miseria estrema
Mi trasse il mio destin lungi da Filli,
Né perché in pianto stilli
Questi dolenti miei miseri lumi
Avvien che si consumi
In parte almen del crudo Ciel lo sdegno,
Che per render piú fiera
L’accerba pena mia
Fa con la lontananza
Armarsi a danno mio la gelosia.
Basta dir perché io sia misero
Ch’il mio core
È geloso in lontananza.
Questo doppio aspro martire
Darà fine al mio languire
Già che morta è la speranza.
È ver che, accesa d’amoroso foco,
Filli pria ch’io partissi
Giurò stabile fé, costanza inmota,
Ma, oh dio! che appena sciolti avrò dai lidi
I primi passi all’onde
Che d’altro amante in seno
Scordato avrà promesse e giuramenti.
E voi, barbari venti,
Perché mai mi rapiste
A quell’unico ben che apprezzo tanto?
Di sospiri o di pianto
Già non si sazia il mio destin crudele,
Né perch’io piango ognora
Posso impetrar che lei
Mi debba ridonar pria ch’io mi mora.
Se a far pago del fato lo sdegno
La mia morte bastante sol è,
Lieto incontro l’estremo mio danno.
Cosí almeno di Dite nel regno
Liberata sarà la mia fé
Da un sospetto sí crudo e tiranno.
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collection prezioso
shelfmark 1-A-11.3
Record by Marco Bizzarini