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Redazione
Physical description
Watermark
Not recorded
Notes
La fonte è costituita da un volume ben conservato, con copertina rigida rivestita in pelle rossiccia con decorazioni dorate a cornice. I risguardi interni presentano una ricca decorazione a motivi floreali. La partitura è costituita da 50 carte oblunghe a 10 pentagrammi liberi, numerate in basso al centro con numerazione da 1 a 100. L’ultima pagina pentagrammata (numerata 100) è vuota. Il dorso del volume è decorato con cinque stampi dorati a motivo floreale e a forma crociata; sul dorso alto è presente una incisione a oro che riporta «No: 85», probabilmente indicante il numero del volume della collezione originale di appartenenza. Sotto l’incisione «No:85» è applicata una etichetta antica con scrittura a penna «Cantate | Scarlatti». Sul dorso basso è applicata l’etichetta della biblioteca indicante la segnatura «Music 2804 L 1». La fonte è ben conservata e integra. Il copista, Matthäus Schlettner, ha grafia chiara e pulita ed è totalmente assente qualsiasi segno di cancellatura o di errore all’interno della partitura. Il testo, in lingua italiana, è chiaro, ben scritto ed assolutamente fedele alla versione originale di Metastasio, pubblicato in «Opere complete di Pietro Metastasio in dieci volumetti» pubblicati tra il 1794 e il 1795. Nell’opera a cura di Bruno Brunelli (Pietro Metastasio, Tutte le opere) questa Cantata è inserita fra le «Azioni e Feste teatrali».
Uniform title
Scoring
Bibliography
Analytical description
Diana, S, Invan ti scuoti amor
Amore, S, Deh cacciatrici amate
Diana, S, Ninfe se liete viver bramate
Amore, S, Se la Dea delle selve di lor più sorda
Amore, S, Se tutto il mondo intiero
Diana, S, E dalle tue nemiche, stolto, la libertà pretendi
Diana, S, Pace amor, torniamo in pace
Amore, S, Vedi se v’è d’amore più amabil Beltà
Amore, S, Saprai, se non ti spiace, di mia seguace il nome
Diana, S, Dunque comincia ad erudirci
Diana, S, Se placar volete amore
Poetical text transcription
DIANA
In van ti scuoti, Amor.
No, questa volta
Non uscirai d’impaccio.
AMORE
Ohimè!
DIANA
Correte,
Compagne, a rimirar qual preda illustre
Cadde ne’lacci miei. Preda maggiore
Mai finor non si fece: è preso Amore.
AMORE
Pietà!
DIANA
Nel sonno immerso
L’incauto ritrovai,
Di quei nodi lo cinsi,
Indi il destai.
AMORE
Nè troverò pietà?
DIANA
Sì, quell’istessa
Ch’altri ottengon da te. Beltà neglette,
Ninfe tradite e disperati amanti,
Il tiranno è in catene,
Venitelo a punir de’ falli suoi.
Rise l’empio abbastanza, or tocca a voi.
AMORE
Deh, cacciatrici amate,
Deh v’incresca di me, premio ne avrete;
Lo giura Amor. Chi libertà mi rende,
Mai gelosia non proverà.
DIANA
Guardate
Di non prestargli fede:
Ei giammai non la serba a chi gli crede.
Ninfe, se liete
Viver bramate,
Non gli credete,
Non vi fidate:
È un traditore;
V’ingannerà.
Tutto promette,
Nulla mantiene,
E quando ha strette
Le sue catene,
Mai più d’un core
Non ha pietà.
AMORE
Se la Dea delle selve,
Di lor più sorda, il pianto mio non cura,
Non sian le sue seguaci
Barbare al par di lei. Tanto rigore
Non meritan gli scherzi
D’un semplice fanciullo. Ohimè! Vedete
Di quai lividi solchi ara il mio fianco
Questo ruvido laccio! Ah per mercede
Rallentatelo almeno. Il vostro al fine
Benefattor son io. Gli omaggi, i voti,
Gli applausi, le preghiere,
Che da tante esigete alme soggette,
Son pur doni d’Amor, Se Amor soffrite
Oppresso e prigioniero,
Belle Ninfe, è finito il vostro impero.
Se tutto il mondo intiero
D’Amor si fa ribelle,
Inutil pregio, o belle,
Diventa la beltà.
Chi più diravvi allora
Che v’ama, che v’adora?
Chi più suo ben, sua speme
Allor vi chiamerà?
DIANA
E dalle tue nemiche,
Stolto, la libertà pretendi in dono?
AMORE
Chi Sa? nemiche mie forse non sono.
DIANA
Udiste? Ah vendicate,
Mie severe compagne, un tale oltraggio.
Recidete quell’ali,
Frangete quegli strali, e conducete
In trionfo il crudel. Su, che v’arresta?
Andate. Io sciolgo all’ire vostre il freno.
AMORE
Son lente assai le mie nemiche almeno.
DIANA
Ma che si fa? Nessuna
Compisce il cenno mio? Che dir volete
Con quei timidi sguardi,
Con quei mesti sembianti?
AMORE
Queste nemiche mie son tutte amanti.
DIANA
E ver? Parlate. Un nuovo fallo è questo
Silenzio contumace.
AMORE
Si spiega assai chi s’arrossisce e tace.
DIANA
E di Silvia il rigore,
Che disapprova in Clori
Fin la cura innocente in farsi bella?
AMORE
Son gelosie; la sua rivale è quella.
DIANA
E la modesta Irene,
Che fugge ogn’uom, come d’ogn’uom lo sguardo
Sia infetto di veleno?
AMORE
Dee far cosi, gliel comandò Fileno.
DIANA
Che ascolto! E non si trova
Una fra voi, che mia fedel si vanti?
AMORE
Ne pur una ve n’è, son tutte amanti.
DIANA
Ah ribelli, ah spergiure!
Deludermi così? No, non andrete
Di tal colpa impunite.
AMORE
Eh non temete.
Quando amor sia delitto, un innocente
Dove mai troverassi,
Se aman gli uomini, i Numi,i tronchi, i sassi?
Se questa Dea, se questa,
Che tanta austerità vanta e rigore,
Questa, che mi vuol morto, arde d’amore?
DIANA
Temerario, che dici?
AMORE
Il ver.
DIANA
T’accheta.
AMORE
No, m’irritasti assai.
DIANA
Taci: io ti sciolgo,
Taci, che già libero sei.
AMORE
Tacer non voglio.
DIANA
Ohimè!
AMORE
Non resteranno
Più fra i sassi di Latmo
Ascosi i tuoi misteriosi amori.
Ch’Endimione adora,
Che inumana non sei, quanto ti mostri,
Ognuno ha da saper. Tutte le sfere
Ad informarne volo.
DIANA
Ah no, t’arresta.
Ti cedo, hai vinto. Io meritai quell’ira,
Lo confesso, lo vedo;
Ma pentita ne son, pace ti chiedo.
Pace, Amor; torniamo in pace.
Del tuo stral, della tua face
Più nemica io non sarò.
Ancor io quel dolce impero,
Cui soggiace il mondo intero,
Riconosco, e soffrirò.
AMORE
Vedi, se v’è d’Amore
Più amabile Deità! Basta a placarmi
Una molle risposta, e con gli oppressi
Non posso incrudelir; pace tu vuoi,
Ed io t’ offro amistà Sarai la prima
Tu fra’seguaci miei.
DIANA
Fra’tuoi seguaci
Comparir non ardisco: Ai boschi avvezza
Ignoro, il sai, le tue dottrine, e temo
Ch’ognun la mia semplicità derida.
AMORE
Io sarò tuo maestro; a me ti fida.
Saprai, se non ti spiace
Di mia seguace il nome,
Come s’acquista, e come
Si custodisce un cor.
Quanto in chi troppo teme
S’ha da nutrir di speme;
Quanto in chi troppo spera
Bisogna di timor.
DIANA
Dunque incomincia ad erudirci; osserva
Che già le Ninfe mie pendono attente
Tutte da’labbri tuoi.
AMORE
Cura più grande
Per or mi chiama altrove,
Poi tornerò.
DIANA
Non partirai, se prima...
AMORE
Che! Trattenermi a forza
Vorreste audaci? In queste selve Amore
Pretendete che passi i giorni suoi,
Come non abbia altro pensier che voi?
DIANA
No; va pure. hai ragion
Fermati, parti,
Torna quando ti par; ma non sdegnarti.
AMORE
Così, così ti bramo.
La nuova tua docilità mi piace.
DIANA
Sarò qual vuoi, purché restiamo in pace.
Se placar volete Amore,
Belle Ninfe innamorate,
Imparatelo da me.
AMORE
Voi crudel rendete Amore,
Belle Ninfe innamorate,
Col difendervi da me.
DIANA, AMORE
Nel contrasto Amor s’accende,
Con chi cede, a chi si rende
Mai sì barbaro non è.
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Record by Giuseppe Migliore