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Innocente cor mio
Non fidarti, e non scherzare
La vaga luce di quei rai che miri
Temi d'amore
Poetical text transcription
Innocente cor mio,
Di costanza, e di fede albergo, e centro
A che di due pupille
T’impegna il dolce ador? Dove t’inoltri
Mal grado i sentimenti,
Che l’alma libertà fedel t’inspira?
Sotto la neve, e rosa
Che appresso de suoi rai sorgon più belle;
Sotto la vaga fiamma,
Che il rischio dei suoi lampi amabil rende
Alma crudel chi sà? Forse s’asconde
La libertà perduta,
Tardi, o non mai racquista un cor fedele:
Più non giova offrir voti a la salute,
Quando nel seno incauto
Avvelenato stral già apri la piaga:
Fuggi, fuggi, o mio cor ne più t’arresta,
Poiche sol serve ad aggravar le pene
L’opporsi al vincitor tra le catene
Non fidarti, e non scherzare
Con l’amor benche nascente
Poiche debile scintilla
Che negletta apena brilla
Speso accende ardor possente.
La vaga luce di quei rai che miri
T’aletta e ti consiglia
A riceverne in sen tutto il riflesso
Ma sarai poi sicuro
Di resister costante a la sua fiamma
Godendone tranquillo lo splendore
Senza esporti a l’incendio?
No: non credi a te stesso; o incauto core
Poiche al foco ad amore
Non fu possibil mai di por confine
Amerai dunque? E come? Non paventi
I perigli, le cure
Le frodi, ed i martori
Gl’inganni ed i amori
L’angosci e le sciagura,
Che seco tragge amor nel sen che accende?
Ah detesta cor mio
Le lusinghe d’un ben troppo fallace,
Che sa introdursi tenera dolcezza
E non finisce mai che in amarezza.
Temi d’amore
Se mai t’infiamma
Dolce la fiamma
Vago l’ardor.
Poiche violento
Per un contento
Che porge ai sensi
Di mali immensi
I non da il cor.
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shelfmark Mus.2170-J-1.2
Record by Andrea Zedler