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Poetical text transcription
Dalla sponda e dal Rivo
Ben nudrito arboscel crescea frondoso,
Ma braccio invidioso
Tagliollo a piè del tronco, ond’ei morendo
Perdette in breve ogni sua verde fronda
Con tristezza del Rivo e della sponda.
Già verdeggiante e bello
Oh povero Azrboscello
Il Ciel abbandonò:
Allo spuntare del fiore
Troppo crudele rigore
A tessa ti gettò.
Quell’Arboscello è la speme, o Fille,
Che quand’io di mirarti ebbi la sorte
Nacque da tue dolci lusinghe e poi
Dal tuo crudel rigore ebbe la Morte.
Diversa è sol da quello,
Perchè sta in tuo poter, darle la vita,
Ma per sempre perito è l’Arboscello.
Sazia al fin di Crudeltà,
Deh ravviva, deh consola
Quella speme ch’hai tu sola
Fatto nascer’e morir:
Qualche raggio di pietà
Mostri almen la tua Fierezza:
Non dè sempre la Bellezza
Trar diletto da i sospir.
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shelfmark KW 756 B 3.25
Record by Giacomo Sciommeri