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Poetical text transcription
Tu fai la superbetta
DORILLA, io so perché.
Sai ben che’l tuo bel Volto
Fa tanti sospirar:
È tutto il tuo piacer,
Superba, di poter
Innamorar tant’altri,
E non t’innamorar.
An gli Uomini ’n pensiero
Che la pazzia maggior
Sia perder senza gioia
Il fior di Gioventù:
Le Donne d’oggidì
Non pensano così,
E o ch’anno men ragione,
O ch’an maggior Virtù.
Se parli ridi o canti,
Sei cara sempre più,
Le Grazie e gli Amoretti
Lo stesso fan con te:
Ma gli occhi san mentir
Facendo comparir
Per molle et innocente
Quel Core che non l’è.
Son troppo rare al Mondo
Le Belle al par di te,
E troppo è numeroso
Lo stuolo adorator:
Per questo è un Volto bel
Superbo et infedel,
Sapendo ch’avrà servi
Infin che avrà Color.
Oh dato avesse il grande
Autor che tutto fè,
Ad ogni Ninfa bella
Un solo Ammirator!
Non avria la Beltà
Rigor né infedeltà,
E turberia il sospetto
I Regni e non amor.
Ma poiché al corso usato
Il Mondo sene va;
Il tuo Costume, o Cara,
Chi può biasimar e chi?
S’io fossi Ninfa ancor
Di mia Beltà nel fior;
DORILLA superbetta,
Anch’io farei così.
Però fra tanti e tanti
Che penano per me,
Avrei per uno almeno
Un poco di pietà:
Per un che in verseggiar
Sapesse decantar,
E alzar la mia Bellezza.
In sen d’Eternità.
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shelfmark KW 756 B 3.22
Record by Giacomo Sciommeri