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Lo splendor del primo sguardo
Mi lasciò, passando al cor,
La fiamma ond’arsi:
Del mirarvi nel contento,
Fu, begli Occhi, un sol momento
Vedervi, vagheggiarvi e innamorarsi:
Ma poi quando a poco a poco
Ne’ costumi vidi ancor l’Alma più bella;
Dissi allor: siete vezzosi
Placidetti Occhi amorosi,
Sol perché in voi traluce il Bel di quella.
L’altre Parti ’n che Natura
Mostrò quanto di più Bel può far se vuole;
Quel Brillante lor giocondo
An di voi, siccome il Mondo
Tutt’i Colori suoi prende dal Sole.
Siete cari in ogni sguardo,
Ma divine certo in voi splendon faville;
Quando d’almo Brio diffuse
Mezzo aperte e mezzo chiuse
Guardano di traverso le Pupille.
Spesso spesso, Occhi soavi,
Vi fissate nel bel Sen che dolce ondeggia,
E godete di vedere
Ch’è la Reggia del Piacere,
E che voi siete i Re di quella Reggia.
Il diletto de i Tiranni
Dar vi sogliono i sospir de i Cori oppressi,
Ma il più amabile diletto
Che da voi discenda al petto;
È nel Cristal fedel mirar voi stessi.
Vaga EURILLA, abbassi ’l guardo
Modestina in un gentil vivo rossore:
Dolce è il fuoco della lode,
E che l’Anima ne gode,
Scorgesi delle guancie al bel colore.
Ma ricorda che dié Giove
Alle Ninfe la Beltà, la Brama a noi,
E che il Bel desiato,
E il Desio sempre ingannato
Perdon se stessi, e si ripeton poi.
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shelfmark KW 756 B 3.5
Record by Giacomo Sciommeri