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Mandane, Crudo Globo d'orrori funesti; 2à: Se tiranno crudel mi confina
Arpago, Mandane, [Arp.] Mandane [Man.] Fido Arpago
Arpago, Mandane, soffri e taci
Arpago, Mandane, [Arp.]Darà pace al tuo core
Arpago, A, Mandane, deh non gemere
Mandane, S, L'alma mia dal duol trafitta
Arpago, Da’ miei tragici eventi
Arpago, A, Invincibile al fiero cordoglio
Mandane, S, Oh quanto a tali accenti
Mandane, S, Tuoni il Cielo il mondo s'armi
Mandane, S, Voi dell'Asia depressa
Poetical text transcription
[Man.] Crudo globo d’orrori funesti
Vil soggiorno d’un piede regal
Se nel carcere il corpo stringesti
L’alma sciolta trionfa immortal.
2à
Se tiranno crudel mi confina
Nel sepolcro d’un ruvido chiostro,
La speranza, del cor medicina,
fa ch’io sprezzi la rabbia d’un mostro.
[Arp.] Mandane [Man.] Fido Arpago
[Arp.] Cresce Ciro infante
E nel tenero volto
Lieto mirai d’un semideo l’imago.
Già con voce indistinta
Vanta regi abbattuti, e l’Asia vinta.
[Man.] Finché la prole adulta
Non trionfi del mondo
Sospirerò d’alt’Imeneo le faci.
[Arp.] Mandane, soffri, e taci.
Se stella rubella ti vieta gioir
Alma forte d’empia sorte
Vilipende ogni martir.
Mandane, soffri, e taci.
Se stella rubella ti vieta gioir.
Darà pace al tuo core
Spogliata di rigore ormai la sorte
Sia vano del tiranno ogni consiglio.
[Man.] Quand’averò cadente
Perso l’arco del ciglio,
Lusinghevole Arpago,
Un core impiagherò con stral di gelo?
Un rugoso sembiante
Vincerà regio amante?
E l’aurato mio crine all’or d’argento
Un’alma stringerà
Non tra’ ceppi d’amor ma di spavento.
[Arp.]Mandane deh, non gemere.
A tanti disastri
L’influsso degl’astri
Placato un dì
Desisterà di fremere
Mandane deh, non gemere.
[Man.] L’alma mia dal duol trafitta
Non ammette, non permette
Nel suo centro alcun conforto
Pur vo’ dire ch’il morire
Del mio cor la nave invitta
Brama sol per dolce porto.
L’alma mia dal duol trafitta
Non ammette, non permette
Nel suo centro alcun conforto.
[Arp.]Da’ miei tragici eventi
Apprendi a tollerar l’ira del fato.
Tu sai che Astiage il crudo
Fe’ del mio figlio scempio
E con atroce esempio
Con quelle esangui membra
Di me, suo genitor, la fame estinse:
neppure il duol mi vinse.
Invincibile al fiero cordoglio
Meco stesso fremendo m’afflissi
Il mio pegno da barbaro orgoglio
Viddi lacero, eppur nulla dissi.
[Man.]Oh quanto a tali accenti
Mi si desta nel sen valore, e speme
Vincer, vincer saprò.
[Arp.]Regina, alla corte del duol virtù s’affina.
[Man.] Tuoni il cielo, il mondo s’armi
Inflessibile sarò
E scolpito in bronzi e marmi
Il mio nome eternerò.
Tuoni il cielo, il mondo s’armi
Inflessibile sarò.
2à
Se il rigor di sorte avara
Mi condanna in servitù
Son costante e sempre chiara
Lampeggiò la mia virtù.
Se il rigor di sorte avara
Mi condanna in servitù.
Voi dell’Asia depressa
Duchi, monarchi e Reggi
Attendete da me decreti e leggi.
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shelfmark Mus. 1.I.2,1.3
Record by Chiara Pelliccia