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Analytical description
S, Stanca di più dormire
S, S'egli dorme il sonno destate
S, Ben sai nume guerrier
S, Dunque perché non m'odi
S, No che non credo no
S, Ma che veggi o Core
S, M'ami io ben lo so
S, Lungi da me pensieri gelosi
Poetical text transcription
Stanca di più dormire
Vicino al suo Vulcan la dea d’Amore
Dalle piume uscì fore
E da stelle seguita
Si diè Marte a cercar Marte sua vita.
Dove senza di me
Dell’armi il Nume sta
O mi serba ancor la fé,
O Ciel, dimmi che fa.
S’egli dorme il sonno destate
Voi aure agitate
Da questi sospiri.
Se poi veglia perché non volate
E a lui non portate
Mie pene e martir.
Ben sai Nume guerrier
Dell’Armi il tuo splendor
Piaga nel cor mi fé.
Ferito fu il mio core
E solo il mio pensiero
Posar può, caro, in te.
Ben sai Nume guerrier
Dell’Armi il tuo splendor
Piaga nel cor mi fé.
Dunque perché non m’odi,
Perché delle mie voci il suon non senti
Forse che d’altri nodi
E’ ligato il tuo core altri contenti
Ti trattengono il piede
Tradir dunque così vorrai mia fede.
No che non credo no
Ch’all’Amor mio costante
Darai questa mercè
Se Venere tua amante
O dei come si può
Schernir giurata fé.
Ma che vaneggi o core
Credi ch’estinto Amore
Sia di Marte nel seno
No che non può di meno
Di sempre non amarmi
Né infido già sarà col disprezzarmi.
M’ami io ben lo so
Cara mia vita sì
Né che mi fugga un dì
Temer già mai si può.
Dunque lungi da me pensier gelosi
Che se Venere è di Marte Amata Amante
Di noi l’Amor sarà sempre costante.
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shelfmark Armadio 3.1
Record by Roberta Licitra