Record num. 7005

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, 1630-1680

Title

S.r Mario Savioni / Valli oscure aspre rupi horride

Music format

Full score

Linked names

composer: Savioni, Mario (1606/8-1685)

Is part of

Arie e cantate da camera (record n. 6546.8)

Publication

[Roma : copia, 1650-1680]

Watermark

Not recorded

Uniform title

Scoring

Contralto e continuo

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: (recitativo, sol minore, c)
Valli oscure aspre rupi horride
2.1: (aria, re maggiore, c)
In poter di cure e stenti
3.1: (recitativo, sol minore, c)
Così quell'infelice
4.1: (aria, sol minore, c-3/1-c)
S'armi d'Amore il fato

Poetical text transcription

Valli oscure aspre rupi horride selve
Per destino d’Amor troppo incostante
Sdegno vi manda un disperato Amante
E già che piene sete
D’acque voi voi di sassi e voi di belve
Il mio pianto accogliete
Con cui prender dovreste
Anco di Lidia il core
Perché conosco vedo
Mentre qui movo il passo
Che doveria giacere
Fra queste dure pietre un cor di sasso
Che più l’empia ch’adoro
L’amor del mio desire
Colei per cui mi moro
Cagion del mio languire
Fatta in un tempo [...]tera
Senza punto cangiar l’humane spoglie
S’è fatta tigre e tramutata in fera
Già con amara voce
Ch’asperse in questo seno
Pellegrina ferita
A stranio duolo ardì chiudermi il varco
Al dolce albergar giaccio libero e solo
Di mia vita godessi il bel sereno
O barbari argomenti
Che cortesia crudele.

In poter di cure e stenti
Prigioniero ella mi fa
Poi per far ch’io più tormenti
Mi concede libertà

Così quell’infelice
A cui preme vil laccio il piè fugace
Ne’ pelaghi remoti
Se fa’ volar co’ remi il pino audace
Passa quasi sciolto i climi ignoti
Ma sempre poi ritiene.
La crudel servitù e le catene
Dove misero il piede
A chi dispiegherò l’oltraggio e ‘l male
La mal gradita fede
Seguiti pur calamità fatale
Il cor con vezzi e guardi e con parole
E con finti sospiri
Con speranze e promesse
Questo amoroso sole
A idolatrar le sue bellezze elesse
Hor che l’adoro e l’amo
E ch’a le pene mie
Altra non curo o bramo
Ecco turbato il ciglio irato il volto
Con meraviglie inusitate e nove
Sopra un capo idolatra
Questo Ciel di beltà fulmini piove
Ma con chi fra quest’ombre e questi horrori
Mentre lagrime spargo
Infelice ragiono?
Udite i pianti udite
O tronchi o selve o sassi
Non fia no che trapassi
Mie miserie infinite.

S’armi Amore s’armi il Fato
D’altri dardi
Contro un core innamorato
Non potranno mai far che ‘l cor tradito
Non adori non ami anco bandito.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

US-Eu - Evanston (IL) - Northwestern University, Library
shelfmark Mss. 1.8

Record by Irene Maria Caraba
Last modified: