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Date
Title
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Redazione
Physical description
Watermark
Not recorded
Notes
In prossimità del letterone è indicato il possessore del manoscritto (Benj. Pratt); Hanley (cfr. Bibliografia) mette in dubbio l’attribuzione della cantata.
Uniform title
Scoring
Bibliographic repertories
Bibliography
Analytical description
Clori adorata Clori
Viver lungi da chi s’ama
Lo sa Amor quante volte
Cara se sei pietosa
Poetical text transcription
Clori adorata Clori
O quante pene o quante
Soffrì lungi da te l’anima amante,
E quando il cor credea vivere in pace
Lontan da quella face
Che ti brilla nei lumi
Ond’ardo e mi consumi
S’accorse oh Dio privo del sol ch’adoro
Che ad un cor che ben ama
È velen lontananza e non ristoro.
Viver lungi da chi s’ama
Lo sa il cor che pena sia
Langue, geme ogni momento
Né sa dir che sia contento
Se lontan dal bel che brama
Lo tormenta gelosia.
Viver lungi da chi s’ama
Lo sa il cor che pena sia.
Lo sa Amor quante volte
Della pallida notte o bella Clori
Ne’ taciturni orrori
Colmo d’affanni oh Dio da mesti lumi
Versai di pianto i fiumi,
E se talor dal lagrimar già stanco
Chiudea gl’occhi dolenti in dolce oblio
Di te bell’idol mio
La vaga imago io mi vedea presente
Che con labbro ridente
Consolava pietosa il mio tormento,
Ond’il mio cor contento
Della bella pietà ch’in te scorgea
Posto il duolo in oblio così dicea:
Cara se sei pietosa
Come sei bella ancora
Sempre t’adorerà l’anima mia,
Né il core d’altri rai
S’accenderà già mai
E voglio pria che mora
Che d’altra fiamma adorator già sia.
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Language
Shelfmark
shelfmark 702.2
Record by Giulia Giovani