Record num. 6936

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Handwritten music

Date

Uncertain date, btw. 1700 and 1710

Title

Hor che nemica al sol

Music format

Full score

Linked names

composer: Grossi, Carlo (1634-1688)
dedicatee: Leopoldo I d'Asburgo (1640-1705)

Redazione

Copia

Physical description

C. 117v-121v

Watermark

Not recorded

Notes

Fa parte delle 5 cantate di C. Grossi copiate in questo ms. c. 109r-123v, dall’edizione dell’op. 6 dell’A. (cfr. Cetra d’Apollo, ed. stampa, Venezia 1673) di cui è riportato il front. alla c. 109r. - Copista identificato da KummerlingB 1970 come copista Öd.; filigrana I Villedary e stemma di Amsterdam. - Manca l’aria Deh sorgi sì, sì (v. c. 117v).

Uniform title

Scoring

Soprano e continuo

Bibliographic repertories

Analytical description

1.1: (recitativo, do maggiore, c)
S, Hor che nemica al sol
%C-1@c =2/2-''2C/''8xCC4C8C8C/''2C8-8DDD/4DD
2.1: (aria, do maggiore, 3/2)
S, Nume caro ma spietato
%C-1@3/2 2-4''C+DE+F/2GE+A/2.D4F2G/
3.1: (arioso, c, 3)
S, Apri pur le pupille
4.1: (recitativo-arioso, sol maggiore, c, 3)
S, Sù mia diva a che tardi
5.1: (aria cavata, sol maggiore, 3)
S, Che non gode in amor chi sempre dorme
6.1: (recitativo, c)
S, Ma Linco l'infelice
7.1: (aria cavata, do maggiore, c)
S, Ah che stolto son io
8.1: (arioso, do maggiore, c)
S, Onde con mesto e doloroso

Poetical text transcription

Hor che nemica al sol l’ombrosa dea
Di pace amica e di silenzio cinta
D’un tenebroso vel tutta è dipinta,
Tu re de sogni, o neghittoso dio
Mentre ch’el mio bel nume
Sopra tenere piume
Ogni cura mortal pone’in oblio
Per placare quel bel che mi ferì
Fatto nunzio d’amor, digli così:

Nume caro ma spietato
Vago sì ma troppo ingrato
Apri pur le luci belle
E rimira chi sospira
Per ragion di tua fierezza
Sorgi homai e tua bellezza
Non tener tra l’ozio avvinta
Che già mai vedersi suole
Riposar ozioso il sole.

Apri pur le pupille
E a l’infelice amante
Deh! mostra il tuo sembrante
Che appariscon più belle
Fra gl’orrori del ciel sempre le stelle.

Su mia diva a che tardi
Deh lascia homai sì rigorose forme
Che non gode in amor chi sempre dorme.

Ma Linco l’infelice
Che le pene gettar vedeva al vento,
Sfogando i suoi tormenti
Proruppe in tali accenti:

Ah che stolto son io
Se spero di veder l’idolo mio
Che veder mai si suole
Splender in ciel di mezza notte il sole.
Onde con mesto e doloroso oh dio!
Ti lascio cor mio.

Country

Germany

Language

Italian

Shelfmark

D-Bsb - Berlin - Staatsbibliothek zu Berlin Preussischer Kulturbesitz
shelfmark Mus.ms.30182.44

Record by Licia Sirch e Ivano Bettin
Last modified: