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Watermark
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Poetical text transcription
Facciamo Filli ed io
A chi può finger più;
Ella da un guardo mio
Dice, che in un baleno accesa fu,
Io dico, che per lei mi struggo e sfaccio,
Ed ella è tutta neve, io tutto ghiaccio.
Sempre mi giura ancora,
Che a me donò sua fè,
E che me solo adora,
E altr’amante nel cor non ha che me;
Io giuro, che non amo altra che lei;
Ed ella n’ha tre o quattro, io cinque o sei.
Dice, che a me pensando
Mai riposar non può,
E da suoi lumi in bando,
Solo per mia cagione, il sonno andò;
Sempre in pensare a lei dico, ch’io veglio,
E assai ben’ella dorme, io non mi sveglio.
S’intorno a me s’aggira
Finge di venir men,
E all’ora, che mi mira
Mille accesi sospiri sparge dal sen;
Peno e spasimo anch’io quando la veggio;
Ella lieta poi ride ed io festeggio.
Or questo è il vero modo
Per trarre allegri i dì;
Ond’io giubilo e godo,
E con finta beltà fingo così;
Poiché scaltra politica m’insegna,
Ch’oggi dì chi non simula non regna.
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shelfmark ARCA VII 24.107
Record by Nadia Amendola