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Watermark
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Poetical text transcription
O che destin crudele
Tiranneggia il mio core!
Vuole e comanda amore,
Perch’io non goda mai tranquillo un dì,
Che ritorni ad amar chi mi tradì;
E già di novo io rendo
L’obliate catene al piè disciolto,
E al lampeggiar d’un volto,
Che armato di rigor stelle nemiche
Si riaccendono al sen le fiamme antiche.
L’incantata mia fede
De la magia d’una beltà incostante
Trascurata sen riede
Agl’imperi d’un barbaro sembiante,
E fan ritorno i miei pensieri amanti
Ai laberinti, a mongibelli, ai pianti.
Miei contenti buon viaggio
Miei riposi a rivederci;
A voi pene io fò passaggio,
Cominciamo a ridolerci
Dell’altrui tiranno oltraggio.
Miei contenti buon viaggio.
Gioie mie restate in pace,
Libertà ti lascio, addio;
Già ritorna il pensier mio
A seguir beltà fugace,
Che disprezza il mio servaggio.
Miei contenti buon viaggio.
D’un bel crine il laccio aurato,
Onde avvinto il cor già pianse,
Dal mio piede imprigionato,
S’allentò, ma non s’infranse;
È il legame d’amor di tal durezza,
Che si allenta bensì non si spezza.
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shelfmark ARCA VII 24.41
Record by Nadia Amendola