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Dorme la rosa
Dite che in quei begl'astri
S'io mi volgessi al sol
Oh quante volte oh quante
Vanne cortese fior
Poetical text transcription
Dorme la rosa
Aurette grate
Non la destate
L’alba vezzosa
La desterà.
Desta che sia
A Clori mia
Voi la portate
Anch’ella è fiore
D’altra beltà.
Dite che in quei begl’astri
Ravvisi i miei rossori
Dite che le sue spine
Vive immagini son de miei dolori
Solo in ciò differente
Dalla rosa è il mio stato
Che la rosa discopre il suo bel foco
Et io celo l’ardor che m’ha piagato
Ella si volge al sole e amante ascoso
Il mio bel sol di vagheggiar non oso.
S’io mi volgessi al sol
Da cui nasce il mio duol sarei superbo.
Non è poco al mio cor
Per sì nobile ardor se piaga io serbo.
Oh quante volte oh quante
Presso di Clori favellar proposi
Ma nel mio core amante
Timidi ritornar gl’accenti ascosi
Quante volte un sospiro
Mormorò fra le labbra
E quasi io giunsi a dir bella t’adoro
Ma corse in quel momento
E fermò la mia voce il pentimento.
Vanne cortese fior
Sì vanne all’idol mio
Parla parla per me.
Vedrai ch’un muto fior
Parlerà pria d’amor
Che possa il labbro mio
Chieder a lui mercè.
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Shelfmark
shelfmark 33.3.32 (olim Cantate 183).11
Record by Manuela dell’Olio