Bibliographic level
Type of record
Date
Title
Music format
Linked names
Redazione
Physical description
Watermark
Not recorded
Notes
Volume con copertine e dorso in similpelle marrone. La prima e la quarta copertina presentano una cornice a impressione dorata e riccamente decorata con motivi floreali. Al centro della prima copertina in caratteri dorati il titolo «NICE A TIRSI» Sul verso del primo risguardo, in basso a destra, una segnatura barrata (B698) che si riferisce alla vecchia segnatura in uso presso la biblioteca di provenienza del manoscritto (Königliche Privat-Musikaliensammlung, Dresda). La paginazione inizia dal frontespizio da cui si rileva anche il titolo completo. In basso al centro del frontespizio un timbro della biblioteca e in basso a sinistra la nuova segnatura in uso (Mus.2455-I-3). In basso a destra l’indicazione «Dresda 1749» sembra di mano diversa del copista. Seguono al frontespizio 35 pagine di musica a 10 pentagrammi aperti con numerazione a centro pagina in basso da 2 a 36.
Uniform title
Scoring
Bibliographic repertories
Bibliography
Analytical description
S, Ah! Crudo amore! Io che ti feci mai?
S, Non v'è duolo uguale al mio
S, Ma già che il crudo amore
S, È d'amor dolce l'impero
Poetical text transcription
Ah! Crudo Amore! Io che ti feci mai?
Perché tanto rigor contro al cor mio?
Tu mi feristi appena,
Che nella piaga incrudelir ti sento.
Aggiungi pena a pena
E par che goda ancor del mio tormento.
Dall’istante che Tirsi
S’offerse ai sguardi miei,
Al tuo impero mi resi.
Egli giurò d’amarmi,
Io la fiamma del cor non gli celai
E tu, ch’esser dovresti
Propizio a tanto amor, crudel, tu stesso
T’ascondi agli occhi miei.
Lungi dal mio tesoro
Passo afflitta i miei dì, nè posso almeno
saper se pensi a me, chi m’arde il seno.
Non v’è duolo uguale al mio,
Amo Tirsi e non poss’io
Più vederlo e dirgli almeno
T’amo fida e avere in seno
Non sospiro che il tuo cor.
Forse oh Dio! Che ad altra amante
Giura infido amor costante
Forse già della sua Nice
Si scordò, no, l’infelice
M’ama e pena al mio dolor.
Ma già che il crudo amore
Non può dar che tormento,
Se non posso spezzar le sue catene
Almen farò palese il suo rigore
Perché l’odio divenga d’ogni core.
Senza incensi il suo altar sempre rimanga
Ogn’alma l’aborrisca,
Ogn’uno lo detesti
E per quel Dio crudel più non si pianga.
Ninfe, pastori udite
D’Amor non vi fidate.
Il disleale promette lusinghiero
E gioia e pace al cor ma non è vero
Crederlo a me potete;
Io che misera sono
Per servire all’altero,
Con quest’inganno mi rapì l’amante;
Forse ad altri il donò, lo fé incostante.
Di tutte le mie pene
Esso è l’unico autor
Ma che veggh’io! Qual gioia! Qual piacere
Ecco il mio bene. Tirsi,
Il mio caro Tirsi ritorna a me
Fedel. Pietoso Amore!
Tu lo rendi al mio cor! Quanto mi pento
Dell’ingiuste querele
Che per troppo dolor sciolse il mio labbro.
Perdona ad un amante
I deliri del cor sotto il tuo giogo
Sempre viver vogl’io
E quanto più di te l’alma insensata
Sino ad or si lagnò tanto più grata
il tuo vantar saprà soave impero
Sin che ti sia soggetto il mondo intero.
È d’amor dolce l’impero
Che sebben sembra severo
Fa scordare in un momento
Il tormento ed il penar.
Se più speme non sovrasta
Del suo bene un guardo basta
Onde fugga ogni timore
Ne si pensa che ad amar.
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Shelfmark
shelfmark Mus.2455-I-3
Record by Giuseppe Migliore