Record num. 6567

Bibliographic level

Constituent unit

Type of record

Printed text for music

Date

Single known date, 1674

Title

Adone contento

Music format

Linked names

poet: Monesio, Pietro Giovanni (?-1684)

Publication

Copia

Physical description

Parte prima, p. 41-43

Watermark

Not recorded

Notes

Il testo poetico è stato messo in musica da Alessandro Scarlatti. In una delle fonti musicali è riportato il titolo L’Adone (cfr. Bibliografia)

Uniform title

Su la sponda fiorita. Forma non specificata

Bibliography

Hanley 1963: pp. 475-476, n. 699

Poetical text transcription

Su la sponda fiorita
D’un rio pargoleggiante,
Che da un sasso trahea lubrica vita,
E di suol verdeggiante
Tra gli smeraldi erbosi
Movea con debil piede i passi ondosi;
Da la Dea degli amori
Adone idolatrato,
D’amorosi tesori
Possessor fortunato,
All’or che i veltri suoi stanchi del corso,
Immergevan ne l’onde
Le labra sitibonde,
Fisando gli occhi a quei sonori argenti
La sua voce animò con questi accenti.

Voi ridete onde brillanti,
Io pur rido, io godo ancora;
Voi di liquidi diamanti
Arricchite il prato ogniora,
Me di gioie amate e care
Arricchisce amore appieno;
voi correte in grembo al mare,
A Ciprigna io corro in seno.

Ma al primiero e bel soggiorno
Nel partir voi non tornate;
Io mi parto, e pur ritorno
Sempre a gioie più beate.

Se ne’ boschi il passo io movo
Per seguir belva fugace,
Citerea colà ritrovo
Del mio piè fida seguace;
ne d’altra fera all’ora io bramo il sangue,
Se ferita per me Venere langue.

Il suo ciglio fu lacuna
Dove nacque il mio contento
E s’io soffro pena alcuna
Pure adoro il mio tormento.

Quei sospiri, ch’io discioglio
Così fervidi dal petto
Han sembianza di cordoglio,
E son nunci di diletto;
Spesso i sospir con amoroso inganno
Palesano la gioia e non l’affanno.

Se tal’or bagnato il viso
Poche lagrime cadenti,
Figlie son di un lieto riso
Quelle lagrime innocenti.

Ride l’alba all’or che sorge
Dagli eroi più luminosi,
Pur co’ pianti preziosi
Ricche perle a l’Indo porge,
Lagrimando di gioia in riva al Gange;
Per soverchio gioire ancor si piange.

Più dir volea di Mirra il vago figlio
Da un immenso piacer reso eloquente,
Ma tanto dolcemente
Mormoravano l’acque,
Ch’ei chiuse i lumi al sonno e così tacque.

Country

Italy

Language

Italian

Shelfmark

I-Rv - Roma - Biblioteca Vallicelliana
shelfmark ARCA VII 24.13

Record by Nadia Amendola
Last modified: